Il culto ancora vivo di Roiate verso la Madonna delle Grazie

Roiate, borgo arroccato nelle montagne laziali, ha una storia antichissima che inizia con i popoli italici, in particolare con gli Equi che s’insediarono per primi in questo territorio. Non deve dunque stupire che nella zona roiatese ci siano edifici civili e sacri che ne dimostrino la storia millenaria: sono soprattutto le parrocchie e le chiese che percorrono i secoli con la loro arte sacra e pittorica, come nel caso della Chiesa della Madonna delle Grazie.

Veduta di Roiate.
Chiesa della Madonna delle Grazie

Situata lontano dal centro cittadino, risale al XVII, quando i roiatesi la edificarono per rendere omaggio alla Vergine Maria; infatti, è proprio durante questo secolo che la sua venerazione si diffuse nelle campagne laziali e si fece più profonda. Questa importante Chiesa si inserisce nel patrimonio delle Chiese rurali, ossia quei complessi sacri che sono nelle campagne intorno al centro urbano.

Le parrocchie rurali hanno, tutt’oggi, un’importante funzione poiché, non solo sono dimostrazioni artistiche, ma ci possono raccontare anche la storia delle campagne e, dunque, della popolazione stessa. Sono dunque tracce degli insediamenti delle zone rurali. L’uso di costruirle nacque durante il Medioevo, quando il culto si fece più forte e radicato; erano costruite, in casi più rari, per volontà dei contadini o, in casi più frequenti, dei feudatario o del Vescovo, i quali si facevano carico sia dell’edificazione sia dell’arredamento interno.

La Chiesa oggi

La Chiesa della Madonna delle Grazie rientra nel primo caso. Ancora oggi è rimasta pressoché uguale, nonostante che nel corso dei secoli abbia subito dei lavori di ristrutturazione. L’esterno, però ha mantenuto l’architettura originale: ha un unico ingresso incorniciato da due vetrate rettangolari. Sulla facciata inoltre è presente una forma architettonica circolare che attraverso la luce designa il punto di fuga.

La Madonna delle Grazie all’interno della Chiesa.

L’interno ha il pavimento in cotto e un’unica navata. È possibile però ammirare una serie di quadri di grande valore artistico: da La Madonna delle Grazie, di scuola manieristica, ossia quella corrente pittorica che si sviluppò proprio nel XVI. La preziosità dei soggetti è visibile anche in questa raffigurazione: la Madonna e il Bambino sono, infatti, cinti da una corona d’oro che funge anche da punto luce. Inoltre la posa di entrambe le figure è plastica, come era, appunto, comune nel Manierismo.

Il culto verso La Madonna delle Grazie è sempre vivo nell’anima roiatese. Ancora oggi, infatti, la celebrano in due processioni a Maggio e a Settembre, segno evidente del loro attaccamento.

 

Per approfondire la storia di Roiate: https://www.prometeomagazine.it/2022/10/06/il-viaggio-storico-del-toponimo-di-roiate/

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