Il viaggio storico del toponimo di Roiate

-ll viaggio storico del toponimo di Roiate-

Quante volte c’è capitato di passeggiare tra i vicoli di un borgo medievale e soffermarci su curiosi odonimi (nomi di vie e strade)? Nella maggior parte di casi, questi ci raccontano un’altra epoca, mostrandoci anche cosa accadeva in quel particolare spazio. Se pensiamo ad esempio al toponimo “Via di Calzoleria” ( molto presente nei paesi di origine medievale) ci sovviene immediatamente la sua funzione, ossia che in quello spazio avevano le botteghe i calzolai. Essi quindi ci aiutano anche ad approfondire la storia di quella città, grazie, e soprattutto, alla branca della linguistica che se ne occupa: la toponomastica. Questa disciplina porta, infatti, già all’interno del nome, la sua funzione: derivante dal greco, è l’unione di tópos (luogo) e ónoma (luogo).

La toponomastica: materia affasciante.

È innegabile dunque la sua funzione culturale e storica, nonostante essa non sia una scienza esatta. In molti casi, infatti, i toponimi si rilevano oscuri da chiarire e le loro origini rimangono così immerse nel dubbio; basti pensare a quello della nostra capitale, Roma. La sua origine non è ancora del tutto chiara, tanto che, ancora oggi, molti linguisti si domandano da dove derivi esattamente; le ipotesi sono molte, ma nessuna di loro è comprovata con certezza. In altri casi, invece, il nome del luogo ci può far desumere un aspetto o, addirittura, un’epoca intera, come nel caso del capoluogo toscano: Firenze. Esso è derivante dal latino Florentia, toponimo che i romani gli attribuirono.

I casi in cui i linguisti hanno la certezza, a dire il vero, sono in minoranza, rispetto a quelli dell’incertezza. Tra i toponimi sicuramente più affascinanti c’è quello di Roiate.

Il caso Roiate

Roiate è un caratteristico borgo laziale, in provincia di Roma. La sua storia è antica, come raccontano le sue origini che sono da ricondurre all’epoca romana. Perfettamente posto tra la Valle del Sacco (importante spazio naturalistico) e quella della Val d’Aniene, è arroccato su un colle tufaceo; per questa sua caratteristica, è stato, ed è, ancora oggi, meta di numerosi visitatori che vogliono scoprire sapori e paesaggi di altri tempi. Nonostante sia innegabile la sua bellezza, il suo toponimo suscita ancora oggi qualche dubbio; infatti, è tra i più complicati da decifrare.

Veduta di Roiate.

Tra le tesi linguistiche più accreditate è che Roiate derivi dall’antico nome della Fonte Roia; questa fonte, citata, senza il suo nome, anche da numerosi documenti d’archivio, era quella che alimentava il lago presente nelle campagne roiatesi fino agli inizi del Novecento, prosciugato, negli anni a venire, poiché si credeva che potesse essere occupato dall’agricoltura. Sicuramente i primi insediamenti furono dovuti alla presenza dell’acqua, elemento imprescindibile per lo sviluppo di una città, ed è dunque plausibile credere che l’approvvigionamento dell’acqua arrivasse dalla Fonte Roia.

L’elemento acquatico è presente anche nella seconda tesi, la quale però ha forse una visione più generale, ma non semplicistica. Sembrerebbe, infatti, che il toponimo Roiate sia una contaminazione linguistica della voce latina Rus, ossia “campagna”.

Panoramica di Roiate

Nella terminologia latina c’è, appunto, anche l’espressione Rure esse (declinato Rure sum, est, ecc) che significa appunto “abitare in campagna”. Essendo Roiate sorto come meta vacanziera per i Romani, è plausibile quindi credere che sia nato in quest’occasione. Il suffisso «–ate», ed è qui la contaminazione linguistica, è di origine longobarda. La presenza di quest’antico popolo nelle zone limitrofe è ben documentata.

Nonostante molti linguisti propendano per una o l’altra tesi, credo che una sia la conseguenza dell’altra: la prima presenza sarebbe stata Rus, la quale avrebbe dato poi il nome alla note fonte, da lì si sarebbe creato, attraverso secoli di cambiamenti fonetici e morfologici, il toponimo Roiate.

Per approfondire la storia longobarda di Roiate: https://www.prometeomagazine.it/2022/04/08/privilegium-othonis-il-diploma-di-ottone-i-che-coinvolse-anche-roiate/

Giada Marzocchi

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