La ferrovia Roma-Fiuggi-Frosinone. Un viaggio attraverso il tempo

La ferrovia Roma-Fiuggi-Frosinone, con le sue origini che risalgono al lontano 1907, racconta una storia affascinante che si intreccia con lo sviluppo industriale e sociale dell’Italia del XX secolo. Il progetto originale, presentato dall’ing. Antonio Clementi per conto di una società belga, prevedeva una linea ferroviaria economica che avrebbe collegato Roma ad Anticoli, attuale Fiuggi, passando per Frosinone e Isola Liri.

 

Le variazioni

Nel corso degli anni successivi, la realizzazione della ferrovia iniziò e nel 1916 venne aperto il primo tronco da Roma a Genazzano. Nel 1917, poi, furono create varie estensioni fino a Frosinone. Il servizio, inizialmente limitato a quattro coppie giornaliere di treni, presto si estese, anche se il traffico diretto da Roma a Frosinone rimase limitato.

La linea fu soggetta a vari cambiamenti nel corso degli anni, comprese modifiche nella penetrazione nella città di Frosinone e nell’estensione del servizio tramviario urbano a Roma. La gestione privata, tuttavia, iniziò a incontrare difficoltà alla fine degli anni ’20, portando alla transizione a una gestione commissariale governativa.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, nonostante le restrizioni e le difficoltà, la ferrovia rimase vitale per il trasporto locale. Dopo il conflitto, la linea subì ulteriori cambiamenti nella gestione e negli interventi di ammodernamento, ma anche una graduale perdita di traffico a causa della concorrenza del trasporto automobilistico individuale.

Negli anni successivi, la situazione della oscillò tra momenti di interesse e periodi di declino. Progetti di ammodernamento e aggiornamento furono spesso discussi ma raramente attuati completamente. Nel frattempo, la gestione della linea passò attraverso varie fasi, con cambi di proprietà e interventi sporadici di miglioramento.

 

I numerosi incidenti

La STEFER avviò nel 1972 un piano di ammodernamento della linea ferroviaria interessata dal servizio urbano, con la sistemazione del binario sulla Casilina fino alla stazione di Centocelle. Al contempo, però, continui incidenti con autovetture private nel tratto romano causarono polemiche e rallentamenti, dovuti anche all’istallazione di segnali in corrispondenza dei principali attraversamenti. Una serie di frane interruppe, poi, il tratto tra Palestrina e Cave per circa sei mesi nel 1978-1979. Nel 1978, poi, venne disposta la chiusura della tratta terminale Fiuggi-Alatri. Il Ministero dei Trasporti propose, quindi, la chiusura completa della linea, con il sostegno di diverse parti. Successivamente si raggiunse un accordo per evitarne l’eliminazione, anche se un piano di ammodernamento non fu mai attuato.

A seguito dei numerosi incidenti e del potenziamento del trasporto su gomma, la linea venne soppressa negli anni ’80. Ad oggi Fiuggi non ha più collegamenti ferroviari, se non attraverso gli autobus di linea con la stazione di Anagni.

 

Immagine di copertina ad opera di Antonio Cristiano, tratta dal volume “Cronache Anticolane” di Bruno Ludovici

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