Il Museo d’Arte Civico a Olevano romano. La testimonianza del legame tra il mondo dell’arte e il borgo olevanese

Olevano romano, a qualche chilometro dalla Capitale, fu per lungo tempo un’attrazione artistica e letteraria per molti pittori e poeti.  Giungevano in questo spettacolare borgo, arroccato sul Monte Celeste, per ammirarne gli affascinanti scorci e campagne. Sono molte, infatti, le testimonianze che raccontano come fosse parte del cosiddetto Gran Tour.

Accenni al Gran Tour

Un viaggio che molti intellettuali stranieri (tedeschi, inglesi, danesi e francesi soprattutto) compivano per il nostro Bel Paese per ammirarne e impararne la Storia. Soprattutto per gli artisti, era considerato un’esperienza imprescindibile poiché aveva lo scopo di far esercitare l’abilità di riprodurre i paesaggi degli “apprendisti” pittori. Inoltre dovevano famigliarizzare e farsi ispirare con i grandi esempi d’arte italiani, come Michelangelo, Caravaggio e tanti altri.

Olevano Romano, dunque, per lungo tempo fu frequentata da molte personalità artistiche che ne seppero cogliere il lato più autentico e romantico, come J. Anton Koch, pittore tirolese che fu tra i primi ad arrivare, oppure J. Baptiste Camille Corot,  che più volte immortalò le campagne olevanesi. Insomma, quello dell’Ottocento fu per Olevano un periodo di grande fermento artistico.

Dipinto di J. Koch. Wikipedi

Troviamo ancora traccia di questa immortale arte, non solo nei dipinti degli artisti che la frequentarono, ma anche nello stesso borgo di Olevano, grazie al Museo civico d’Arte.

Il Museo civico d’arte

Il museo si trova presso Villa de Pisa, una dimora storica edificata tra gli anni Venti e Trenta del XX secolo e che dal 1989 ospita il Museo d’arte di Olevano.

In esso è costudita una ricca ed eterogena collezione artistica, raccolta dall’Associazione AMO –Amici del Museo di Olevano- in oltre trent’anni di ricerca e studio, che spazia dai dipinti, agli schizzi, ai bozzetti e disegni di tutti gli artisti che gravitarono intorno a questo borgo. Questa collezione testimonia, ancora oggi, l’importanza che aveva Olevano come meta artistica nel Gran Tour italiano.

All’interno del percorso museale, è possibile ammirare una mostra permanente, dedicata alle Vedute romane. Tra queste spiccano le venti incisioni del tirolese Koch che risalgono circa al 1810, tra cui i “rami originali”, grazie alla donazione degli eredi del pittore. Inoltre, i curatori hanno la premura di inserire anche artisti contemporanei o novecenteschi. In questo modo mostrano come Olevano continui a suscitare l’immaginario degli artisti, non spezzando mai il legame tra l’arte e il paese.

Immagine del Museo civico d’arte, tratta dal sito del Comune di Olevano romano

Visitare il Museo civico di Olevano, significherà trascorrere un pomeriggio o una mattina immersi nell’arte: dal Settecento ai giorni nostri, dall’epoca del Romanticismo, quella in cui il paesaggio e la natura sono in grado di rasserenare e di terrorizzare gli animi, a quella dell’arte moderna e informale, in cui emerge l’interiorità nascosta del pittore che si mostra nella sua fragilità umana.

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