Bellegra amata terra paterna

di Nazareno Patrizi, prelato precursore dei Patti Lateranensi

Oggi a più di 90 anni dai Patti Lateranensi, firmati l’11 febbraio 1929, risulta ancora molto attuale la figura di Mons. Nazareno Patrizi. Egli era nato a Paliano il 30 maggio del 1866; sua madre Beatrice era di Paliano, mentre suo padre Francesco proveniva dalla famiglia Patrizi di Civitella (poi Bellegra). Nel 1880 rimase orfano Decise di entrare in seminario, ascoltando la sua vocazione e seguento la tradizione familiare.
Don Piacentino Patrizi era stato arciprete di Civitella nel XVIII secolo, Don Lorenzo Patrizi fu archivista del Sant’Uffizio. Don Giuseppe Patrizi era stato maestro di camera del cardinale Angelo Mai e docente di diritto canonico alla Sapienza. Monsignor Pietro Patrizi, zio di Nazareno, era officiale della Congregazione del Concilio e uditore del cardinale vescovo di Palestrina, Antonio Saverio De Luca.

Mons Nazareno Patrizi di Davide Bracale

La famiglia era titolare dal 1719 del beneficio giuspatronato ecclesiastico sotto il titolo di Santa Maria della Pace, tuttavia, con la presa di Roma e l’estensione della legge sulla liquidazione dell’asse ecclesiastico, il patrimonio del beneficio fu confiscato dal demanio statale. Orfano, senza eredità e privo di benefici, quindi senza gli elementi che garantivano il titulus ordinationis, il giovane Nazareno Patrizi entrò gratuitamente nel seminario minore prenestino per intercessione dello zio monsignor Pietro e sostenuto dal cardinale De Luca.
Nel 1883 divenne chierico, ma rimaneva da affrontare il seminario maggiore. Nel frattempo De Luca morì e il chierico Nazareno si traferì a Roma a casa dello zio, monsignor Pietro, che lo formò privatamente con dispensa dal Seminario. Il 27 maggio 1893 don Nazareno veniva finalmente ordinato presbitero al titolo del servizio alla diocesi di Roma.
Dapprima docente nelle scuole operaie e missionario in estate nella campagna romana, nel 1895 si laureò in utroque iure e nel 1897 fu segretario di ablegazione in Spagna. Nel 1899 la Segreteria di Stato gli assegnò il canonicato dei Santissimi Celso e Giuliano e nel 1901 partì per una seconda ablegazione in Ungheria.

Patrizi di Bellegra di Davide Bracale

Pio X lo nominò cappellano segreto e lo incaricò di scrivere La dotazione imprescrittibile e la legge delle guarentigie, una difesa della Santa Sede di fronte alle conseguenze dell’Unità d’Italia, era il 1905. Nel 1909 divenne avvocato rotale.
Libero dagli impegni romani, Nazareno ogni estate andava a Bellegra, terra paterna. Lì fondò la Congregazione della SS.ma Addolorata e restaurò il convento di San Francesco in occasione dei festeggiamneti per San Tommaso da Cori nel 1929, da lui stesso coadiuvati e scrisse anche la lirica Santo Ritiro Francescano.
Nominato Prelato domestico nel1941, morì il 4 febbraio 1959, assistendo all’aperturaaa del concilio Vaticano II. Le sue spoglie riposano nel cimitero di Bellegra, anticamente paese appartenente all’Abbazia di Subiaco ma dal 2002 passato alla diocesi di Palestrina.
Cappellano Segreto d’Onore di Pio X, Cameriere Segreto di Pio XII e Prelato Domestico di Sua Santità, Mons. Nazareno Patrizi è un ritratto del pensiero giuridico, che, volendo garantire l’autonomia del Santo Padre e quindi della stessa Chiesa di Roma, ha cooperato affinché ciò potesse essere faticosamente conseguito mediante il Trattato e il Concordato tra Santa Sede ed Italia ovvero i Patti Lateranensi.

Davide Bracale lo storiografo dei Patrizi di Bellegra

Davide Bracale è laureato in Sacra Teologia presso la Pontificia Università Antonianum, è Segretario e
di Ricerca del Centro Pro Unione. Oltre all’impegno professionale in campo teologico è lo storiografo della famiglia Patrizi di Bellegra e, specialmente, dei suoi prelati che nei secoli sono stati al servizio della Curia Romana .
Patrizi di Bellegra. Prebiteri al servizio della Curia Romana. Il libro di Davide Bracale
Un volume che attraversa tre secoli di storia e racconta l’operato dei presbiteri della famiglia Patrizi che da Bellegra, feudo dell’Abbazia di Subiaco, volsero a Roma e qui, secondo una radicata tradizione familiare, prestarono servizio presso la Curia Romana. Un nuovo studio di Davide Bracale da leggere per capire il contesto sociale e culturale di circa due secoli di storia della Chiesa.

Vecchie memorie. Album di figure e luoghi di Bellegra. Il nuovo libro di Davide Bracale
Il libro Vecchie memorie, attraverso una serie di illustrazioni, mostra la vita di origine agreste, nella sua evoluzione storica. Immagini e ritratti condurranno il lettore in un breve viaggio, visitando luoghi, ascoltando storie, conoscendo uomini della terra, ma con gli occhi rivolti al cielo. Si ammireranno donne e uomini nella loro eroicità, domestica e patria, da Bellegra al più ampio arco della storia.
Davide Bracale nella presentazione online del suo ultimo libro: Vecchie memorie. Album di figure e luoghi di Bellegra.

 

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