San Benedetto e i tre anni al Sacro Speco

La passione del Santo Patrono di Subiaco

Di San Benedetto abbiamo parlato spesso, ma forse non abbiamo mai veramente descritto quest’uomo umile e pacato, che ha conquistato con la sua bontà ed i suoi gesti il cuore dei sublacensi, ma anche di tante altre città che ha incontrato lungo il suo Cammino.

La vita

Benedetto nacque a Norcia nel 490 d.C. e morì a cassino il 21 marzo 547 d.C. lasciando nello sconforto i suoi fedeli seguaci.

Di ricca famiglia, Benedetto fu inviato a Roma per essere istruito, ma rimase disgustato dalla vita agiata e dalla dissolutezza morale che la città conduceva. Preferì una vita eremitica fatta di privazioni e preghiera. Non è ben chiaro come egli arrivò a Subiaco, ma è certo che il monastero edificato sopra la grotta dove si ritirò già esistesse e fosse retto da un tal abate Adeodato.

Vestito solamente di pelli di capra, il giovane norcino rimase in preghiera nella spelonca per tre anni, ricevendo il cibo attraverso la pia compassione di un monaco che gli calò il cibo dalla rupe. Una vita di privazioni che una volta lo portò allo sconforto, facendolo precipitare tra ortiche e rovi, ma nonostante la rovinosa caduta si rialzò incolume.

La passione

Diversi pastori del posto si recarono da lui per ascoltarne i dogmi cristiani, l’amore e la tradizione, che Benedetto impartiva in una seconda grotta sempre presente nel monastero. Questa sua profonda fede gli valse la nomina di Superiore del monastero di Vicovaro.

Il suo incarico però non ebbe lunga durata. Alcuni monaci ribelli, stanchi delle sue regole ferree e del regime austero a cui erano sottoposti decisero di avvelenarlo. Benedetto si salvò, ma dovette fuggire, raccogliendo intorno a sé genti di ogni dove, anche tra i barbari Goti e fondò il monastero di Santa Scolastica. Basò l’ordine monastico sul precetto di “Ora et Labora” (prega e lavora).

Altri 12 monasteri furono fondati nel corso della sua vita da San Benedetto ed i suoi seguaci. I suoi fedeli aumentarono sempre di più, un numero che combacia con i 12 apostoli di Gesù. Un nuovo tentativo di avvelenamento convinse Benedetto ad allontanarsi ancora, convergendo stavolta verso Cassino, dove nel 529 d.C. fondò la più celebre tra le abbazie europee: Montecassino.

Nei secoli successivi alla sua morte furono oltre mille i monasteri fondati seguendo la sua disciplina e Papa Paolo VI nel 1964 lo nominò “Patrono d’Europa”.

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