La splendida collegiata di Alatri

 

La chiesa che andiamo a presentare questo mese, è uno splendido esempio di architettura romanico-gotica, che sorge nella omonima piazza nel centro di Alatri.

Il palazzo di culto risale al V° secolo d.C., ma edificato (così come era uso nel paleocristianesimo) su un preesistente tempio dedicato alla dea Venere; in origine la chiesa venne dedicata alla Vergine e al Salvatore, secondo le fonti che ci sono pervenute con la prima citazione disponibile del 1137.

La collegiata subì diversi rimaneggiamenti in epoca romana che ne determinarono l’ampliamento, fino al XIII° secolo quando le fu dato l’attuale aspetto romanico-gotico da architetti francesi.

Colpisce sicuramente a primo impatto il magnifico rosone apposto sulla sommità della facciata a capanna del XIV° secolo, su cui vi sono tre portali di accesso sovrastati da lunette affrescate: Quella maggiore centrale riporta una Madonna con Bambino del 1300, mentre le laterali rovinate e cancellate dal tempo riportano un San Cristoforo e una Annunciazione.

Il rosone sopracitato ha una partizione quadrilatera con un motivo tribolo che ricorda i rosoni francesi disegnati nel Livre de Portraiture di Villard De Honnecourt del 1235, attualmente custodito a Parigi nella Biblioteca Nazionale. Sopra il rosone alloggia una nicchia ad arco trilobo che ospita una statua del Battista (copia moderna sostitutiva di quella distrutta dal terremoto del 1654).

Il campanile costruito solo nel 1394 aveva una copertura a cuspide che crollò sempre nel terremoto del 1654, è caratterizzato da un ordine doppio di bifore con colonnine binate e capitelli differenti per ogni finestra. La sua origine è menzionata da una lapide che reca lo stemma di Papa Bonifacio IX.

Alla base del campanile, nel lato nord, si trova una lunetta protetta da un archivolto che rappresenta una Madonna con Bambino della fine del XV° secolo, poco più a destra sulla facciata vi sono dei contrafforti costruiti per proteggere la struttura da crolli.

All’interno ci si trova di fronte a tre navate, la centrale maggiore scandita da imponenti pilastri irregolari su cui poggiano archi a tutto sesto, culmina con una profonda abside quadrangolare. Le navate laterali sono insolitamente di dimensioni differenti, quella di sinistra più larga ospita una serie di cappelle con molte opere degne di nota come il Trittico del Redentore, la Vergine col Bambino e San Salvatore, il Battesimale del XIII° secolo e la Madonna di Costantinopoli del medesimo periodo. Culmina con la grande cappella dedicata alla Madonna della Libera.

La navata a destra, più stretta, è scandita da sei campate e conclusa con una piccola abside con un mosaico dorato che riveste il catino.

Sicuramente da considerare anche lo splendido organo a canne situato a destra dell’Altare Maggiore, il tabernacolo del ‘400 in marmo ed i resti di un affresco tardo-gotico situato nei pressi della scala del campanile che rappresenta una Madonna con in Trono San Leonardo.

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