3 novembre 1957, addio Laika, il primo cane nello spazio

Correvano gli anni ’50 del secolo scorso, le grandi potenze nel pieno della Guerra Fredda, reduci dalla Seconda Guerra Mondiale, sfoderavano i muscoli e armavano missili.

USA e Ex URSS in particolare, avevano iniziato la corsa per la conquista dello spazio.

Fino ad allora ignoto e teorizzato, lo spazio non rappresentava ancora una conquista economica, ma uno schiaffo morale da infliggere al proprio rivale.

Tuttavia, essendo non ancora in grado di inviare un uomo nella stratosfera, gli scienziati iniziarono a compiere esperimenti con gli animali: Il più ricordato tra tutti questi è Laika, la prima cagnetta nello spazio!

Lajka, “Piccolo abbaiatore” aveva tre anni quando fu scelta per la missione, imbarcata sulla capsula sovietica Sputnik 2. Il vero nome di Laika era Kudrjavka,  ovvero “ricciolina”.

La navicella era stata equipaggiata con sensori che monitorassero il respiro, i battiti cardiaci e la pressione. A disposizione di Laika, anche acqua e cibo, sebbene il rientro della capsula non fosse previsto. La sua sorte in nome dell’umanità era stata segnata fin da subito.

Il lancio avvenne il 3 novembre del 1957 dal cosmodromo di Bajkonur alle 02.30 di notte. I sensori trasmisero i segnali vitali per 7 ore, registrando un battito cardiaco accelerato, che poi diminuì con l’assenza di gravità. Secondo le fonti russe tuttavia Laika sopravisse almeno 4 giorni.

L’impatto sull’opinione pubblica fu devastante, non tanto per il sacrificio della cagnolina, ma per il fatto che l’Unione Sovietica che aveva già dimostrato di essere avanti nella costruzione di satelliti, aveva dimostrato di esserlo anche in quella dei vettori.

A Laika fu riconosciuto il giusto tributo, con omaggi a partire dal 1964, con l’azienda costruttrice di Caravan “Laika” in suo onore:

nel 1987 un gruppo rock finlandese assunse il nome di Laika & The Cosmonauts; nel 1988 il gruppo Mecano dedicò una canzone.

 

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