Castello Guglielmi sul Trasimeno, un edificio in pericolo!

Lo splendido castello Guglielmi sorge sull’Isola Maggiore, una delle tre presenti nel Lago Trasimeno. Oggi sembrerebbe versare in pessime condizioni e stato di abbandono, secondo una segnalazione che ci è giunta.

La storia

Il castello nonostante l’aspetto medievale, è abbastanza recente. La sua costruzione ebbe inizio nel 1887, ad uso di residenza estiva per il senatore Giacinto Guglielmi, marchese di Vulci e di Montebello, che dedico la costruzione alla moglie Isabella.

La struttura nacque sulle preesistenti chiesa di San Francesco, il monastero dei Frati Minori e la torre medievale, che furono incorporati nella nuova costruzione, seguendo lo stile neogotico dei castelli del nord. La chiesa ed il convento risalenti al 1300, mentre la torre campanaria del periodo romanico.

Con il trascorrere degli anni l’edificio venne abbandonato, restando in proprietà dei Guglielmi fino al 1975, acquistato da una società che però nel 2010 dichiarò bancarotta, lasciando l’edificio in fase di restauro. Nel 2014 il castello è andato all’asta con un prezzo di partenza di 7,6 milioni di euro, ma ad oggi dopo 6 anni nessuno lo ha acquistato.

L’ultima asta andata deserta proponeva la struttura a 2, 5 milioni di euro. Una cifra irrisoria considerato il valore della struttura e la posizione strategica che essa offre a livello turistico. Ai tempi d’oro il marchese infatti, organizzava visite private con tanto di battelli che facevano la spola traboccanti di nobili e signorotti curiosi di visitare il maniero. Persino la Regina elena vi pernottò.

Il valore del castello

Le sale del castello, riccamente arredate, ospitavano collezioni d’arte o esotiche, v’era un enorme biliardo per allietare i nobili e le stanze erano illuminate da lampadari in vetro di murano. Gli arredi e persino la quattrocentesca Madonna con Bambino della cappella della chiesa di San Francesco, furono trasferiti negli anni ’70. Il dipinto ora nella chiesetta del Salvatore, mentre mobili e paramenti finirono in altre residenze dei Guglielmi.

Un flusso turistico importante e di alto livello, ma sopratutto una fonte di lavoro per gli allora 200 abitanti dell’isola, tutti occupati al castello. Oggi rimangono solo 18 persone.

La polemica

Possibile che nel 2020, dopo tutti questi anni ancora non si riesca a recuperare un simile gioiello architettonico per farne magari un plesso pubblico?

Sono ingenti i costi di ristrutturazione. Questo spaventa gli acquirenti che vorrebbero farne un albergo, così come sono molti i vincoli, trattandosi di un bene storico. Dove sono quindi le istituzioni?

Perchè non si fanno avanti il Comune, la Regione o enti statali, per il recupero del castello e dell’area? Potrebbe essere trasformato in un museo o in una “villa comunale”.

Il castello sul Trasimento è l’ennesima testimonianza di come, lo Stato, non sia in grado di intervenire con pugno duro nei confronti di chi lascia deperire beni architettonici storici. Oltre al castello stanno andando in malora anche l’ex chiesa e l’ex convento del milletrecento. Si potrebbe attuare un sequestro definitivo per la salvaguardia della struttura o magari obbligare gli attuali proprietari al decoro della stessa?

 

 

 

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