Pillole d’Arte. Costantino Nivola, l’artista visionario sardo che conquistò New York

Costantino Nivola nel giardino di Springs, East Hampton, con il modello per la William E. Grady Vocational High School, 1954-1955. (ph. Richard Stein, courtesy Fondazione Nivola)

Costantino Nivola (Orani, 1911-East Hampton 1988), tra i protagonisti della scultura e della grafica italiane del Novecento, è stato una figura chiave nei rapporti tra Italia e America. Esule negli Stati Uniti durante la guerra, ha dato inizio a una carriera di “scultore per l’architettura” che lo ha visto collaborare con i più grandi maestri del Modernismo.

L’artista sardo, che trovò negli USA la propria seconda patria, è stato protagonista a New York di una grande mostra nel 2021 al centro culturale italo-statunitense Magazzino Italian Art.
Muro con rilievo (serie Building Blocks) nel giardino di casa Nivola a Springs, East Hampton, 1955. (Courtesy Fondazione Nivola)

Era figlio di un muratore sardo, Costantino Nivola. Non è un caso forse se il mondo dell’architettura riemerse nella sua opera quando alla fine degli anni Trenta si stabilì a Long Island, rinunciando a una promettente carriera in Italia come grafico della Olivetti.

Negli USA inventò una nuova tecnica di scultura, il sandcasting. La sabbia umida veniva modellata in stampi poi riempiti da una miscela di gesso e sabbia o cemento, che una volta asciutta consentiva di realizzare grandi pannelli ornamentali molto apprezzati da Le Corbusier, tra i migliori amici dell’artista.

Il panello decorativo inserito nello showroom della Olivetti di New York del 1954.
OLIVETTI A NEW YORK

Nel 1954 il suo rilievo per lo showroom Olivetti di New York ha segnato l’inizio del successo transatlantico del Made in Italy. Nivola realizza un grande rilievo semiastratto di venti metri di lunghezza per cinque d’altezza. La decorazione scultorea e quasi rupestre parla, nella New York velocissima dei grattacieli, di un primitivismo felice. Un’installazione che simboleggiava il cielo, il mare e la spiaggia mediterranei. Un mondo ancestrale che mischia dee madri e segni incisi, figure pagane, forme geometriche e morbide curve.

Dopo la chiusura del negozio Olivetti nel 1969, fu ricollocato nel 1973 nello Science Center dell’Università di Harvard, per volontà dell’architetto Josep Lluís Sert.
L’allestimento di una scultura di Costantino Nivola di fronte ad un’ azienda.
MOSTRA AL MAXXI

Anche il Maxxi di Roma gli rese omaggio nella mostra di qualche anno fa. Con più di 400 opere e documenti che hanno messo in risalto le relazioni proficue tra alcuni grandi artisti e maestri dell’architettura del Novecento come BBPR, Costantino Dardi, Vincenzo Monaco e Amedeo Luccichenti, Luigi Moretti e i numerosi artisti con i quali hanno collaborato, come appunto Costantino Nivola, Pietro Consagra, Saul Steinberg, Giuseppe Uncini.

Nella fotografia uno scorcio del Museo realizzato per Costantino Nivola a Orani sua città natale in provincia di Nuoro.
RETROSPETTIVA AL MUSEO NIVOLA, ORANI NUORO

Già nella mostra antologica al Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano nel 1999, erano presenti alcuni riferimenti ai progetti spaziali dell’artista.

Costantino Nivola in America “The Family” (a mother and child) Bronx Family-Criminal Courthouse, Bronx, NY Fotografia di Marco Anelli © 2021.

Ma con forza ancora maggiore emerge nella mostra del 2022 al Museo Nivola a Nuoro questa aspirazione al coinvolgimento totale dello spazio tridimensionale, presente nell’artista già a cominciare dagli anni ’50, parallelamente agli inizi della sua attività di scultore.

Nella foto una figura femminile inserita in un ambiente naturale.
Al Museo Nivola di Orani il percorso ha fatto rivivere l’attività statunitense dello scultore, nella mostra del 2022.
La serie delle “Madri” richiama la scultura delle civiltà pre-nuragiche, ne riprende la forma archetipa ed essenziale e l’attenzione all’espressività della materia.
Costantino Nivola, Vedova. figura femminile

La frequentazione assidua dell’ambiente dell’architettura moderna nella Milano razionalista degli anni Trenta e successivamente a New York ha contribuito a stimolare la sua crescita intellettuale e artistica.
Al centro di questo percorso c’erano la ricchezza progettuale degli interni degli architetti razionalisti italiani, come Giuseppe Pagano e Edoardo Persico, insegnanti di Nivola all’ISIA di Monza. Soprattutto gli straordinari allestimenti realizzati in quegli anni in occasione delle varie Biennali e Triennali.

Figura maschile Figura antropomorfa caratterizzata da volumi spezzati e compenetrati

Nel 1962 insegnò presso il dipartimento d’arte della Columbia University. Poi fu insignito della medaglia d’argento della “Architectural League” e diploma della “Municipal Art Society”. L’attività di insegnamento continuò negli anni successivi (“Carpenter Center for the Visual Arts” presso l’Università di Harvard e Università di Berkeley) e fu inoltre membro dal 1972 della “American Academy and Institute of Arts and Letters” di New York. Fu diverse volte a Roma ospite dell'”Accademia americana”. Nel 1975 divenne membro onorario della “Royal Academy of Fine Arts” dell’Aja.

Il sandcasting. La sabbia umida veniva modellata in stampi poi riempiti da una miscela di gesso e sabbia o cemento.

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