Le origini della croce nestoriana

La storia delle religioni affonda le sue origini nelle pieghe del tempo. Con la nascita del Cristianesimo, nei secoli, sorsero numerose confessioni da esso derivate. Fra la fine del IV secolo e la prima metà del V, nel Vicino Oriente Antico, ebbe origine una dottrina, che prese il nome dal suo teorizzatore.

Il Nestorianesimo, nato dagli insegnamenti di Nestorio, patriarca di Costantinopoli, affermava la separazione delle due Nature di Cristo, quella divina e quella umana, negandone l’unione ipostatica. Secondo questa filosofia Maria non sarebbe, dunque, Madre di Dio, ma soltanto Madre di Cristo. Quest’ultimo, poi, sarebbe nato semplicemente uomo, avendo successivamente accolto Dio disceso in lui. In Cristo avverrebbe l’unione morale di due sostanze, quella umana e quella divina.

La dottrina fu, nel 431, condannata dal Concilio di Efeso. In esso la Chiesa affermava come dogma il riconoscimento di Maria come Madre di Dio. Una larga parte di fedeli, ossia coloro che si riconoscevano come nestoriani, rigettò i dettami del Concilio.

La Chiesa Nestoriana ebbe una larghissima diffusione in Asia, grazie anche alla protezione anti-bizantina dell’impero persiano. Essa giunse persino a convertire molti dei discendenti degli antichi popoli mesopotamici, fino a raggiungere India e Cina. Oggi i nestoriani rappresentano una ristrettissima minoranza, tanto da risultare estinti in Cina, già dalla fine del quattordicesimo secolo, in seguito alla proibizione del Cristianesimo e di tutte le religioni straniere.

Serrone attraverso i secoli. I Conti di Segni dall’origine all’apice del potere

Serrone attraverso i secoli. I Conti di Segni dall’origine all’apice del potere

I simboli

La confessione nel tempo adottò come simbolo la celebre croce nestoriana, una particolare croce fioronata analoga a quella ugonotta. Simile nella forma alla croce di Malta, essa si diffuse largamente nei territori asiatici sino alla Siria e alla Cina. Frequentemente è rintracciabile in riproduzioni sormontate da una colomba, ad indicare lo Spirito Santo, e completata da un fiore di loto alla base.

Sul finire dell’ottavo secolo, poi, al tempo della dinastia Tang venne eretta in Cina una stele epigrafica, nota come Stele Nestoriana. Essa assurse il compito di documentare la presenza, antica di centocinquant’anni, dei cristiani di confessione nestoriana nel paese. Si tratta di un blocco di roccia calcarea, di dimensioni monumentali, sul quale venne inciso un testo in lingua cinese e siriaca. La stele rivela, inoltre, che la Chiesa Nestoriana, detta anche Chiesa d’Oriente, era stata riconosciuta dall’imperatore cinese Tai Zong, nel 635, grazie all’azione del missionario Alopen. Il monumento giacque sepolto per secoli, a partire dall’845 durante una terribile persecuzione anti-buddhista, che colpì anche altre religioni, fino al 1625 quando fu riscoperto. Attualmente è custodito nel museo della Foresta di Stele a Xi’an. In Italia ne è conservata una copia presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma.

Condividi