Un Canaletto all’asta il 28 settembre a Firenze

Giovanni Antonio Canal, conosciuto come il Canaletto
Uno dei capolavori del Canaletto andrà in asta il prossimo 28 settembre. Si parla di una quotazione che potrebbe arrivare al 1.2 milioni di euro. L’evento si svolgerà presso la casa d’aste Pandolfini di Firenze. Sono all’asta due cataloghi che raccolgono ARTE A VENEZIA TRA XVI E XIX SECOLO, costituito da una selezione di dipinti di artisti veneziani, e OPERE DI ECCEZIONALE INTERESSE STORICO ARTISTICO. Quadri giudicati di grande pregio e valore artistico. Opere che potrebbero essere esposte in Musei nazionali e esteri.  Andranno probabilmente ad arricchire il collezionismo privato.

Giovanni Antonio Canal, meglio conosciuto come il Canaletto (Venezia, 17 o 18 ottobre 1697 – Venezia, 19 aprile 1768), è stato un pittore e incisore italiano, cittadino della Repubblica di Venezia, noto soprattutto come vedutista. Nel suoi quadri rappresenta l’ architettura e la natura con una precisione quasi fotografica. Pone molto l’accento all’atmosfera della giornata con una scelta precisa della luce di quel momento della giornata.

In asta ci sono mobili, arredi e oggetti d’arte e opere di attività artigianali che rappresentano la storia della Serenissima, nel periodo del suo massimo spendore. Oltre a Giovanni Antonio Canal detto Canaletto,  presente con la VEDUTA DEL BACINO DI SAN MARCO DALLA RIVA DEGLI SCHIAVONI, un olio su tela, cm 57,5×102,8, stimato 800.000/1.000.000 euro, c’è un Michele Marieschi con VEDUTA DI PALAZZO DUCALE, riemersa dopo trent’anni da una collezione privata, è stimata 70.000/100.000 euro.  L’altro catalogo: OPERE DI ECCEZIONALE INTERESSE STORICO ARTISTICO comprende il GRUPPO DI PULCINELLA di Giandomenico Tiepolo quota  400.000/600.000 euro. E’ un dipinto molto enigmatico e risalente al 1765. Inoltre c’è una ADORAZIONE DEI PASTORI di Sebastiano Ricci (80.000/120.000 euro), il RITRATTO DI GENTILUOMO IN BLU O DELL’ARIOSTO stimato tra i 30.000/50.000 euro. Poi c’è PESCATORI  della laguna di Chioggia di Guglielmo Ciardi (60.000/90.000 euro).

Palazzo Ramirez Montalvo è uno splendido edificio di particolare interesse storico-artistico. Oggi la sede principale delle attività della Pandofini Casa d’aste.

Pandolfini è un’importante casa d’aste fondata nei primi anni del novecento dal Cav. Luigi Pandolfini. Ha niziato la propria attività nel 1924 con vendite di mobili, arredi ed oggetti d’arte che venivano a lui affidati da parte di varie committenze.

Giandomenico Tiepolo Gruppo di Pulcinella, olio su tela, cm 31×55, un dipinto molto enigmatico risalente al 1765.

“Nel catalogo – si legge nella presentazione dell’asta – di quest’anno si segnalano la tavola dello Pseudo Jacopo Avanzi, tardo seguace di Giotto a Padova, raffigurante la CATTURA DI CRISTO (150.000/250.000 euro), il CRISTO IN PIETÀ di Liberale da Verona (30.000/50.000 euro), la MORTE DI DIDONE di Annibale Carracci e ALESSANDRO E TAIDE INCENDIANO PERSEPOLI di Ludovico Carracci (un unico lotto valutato 120.000/180.000 euro), la tela di Andrea Donducci, detto il Mastelletta, ADORAZIONE DEI MAGI (180.000/220.000 euro), un’ANNUNCIAZIONE dipinta ad olio su rame Jacopo Zucchi (15.000/25.000 euro), l’olio UNA BUONA VENTURA di François Colombe du Lys (50.000/80.000 euro), un PENDENTE/PETTORALE raffigurante Papa Pio IX (8.000/12.000 euro) e un Mondo Nuovo del XVIII secolo, un raro esemplare di camera prospettico-cinetica per la lettura successiva di stampe o disegni attraverso tre oculari.

Nella foto il congegno denominato “Il Mondo Nuovo”

Al contrario della Lanterna Magica, il Mondo Nuovo era un congegno ottico che permetteva all’osservatore di proiettarsi in mondi all’interno della macchina stessa, attraverso l’uso di lenti concave, di stampe colorate, sistemi di carrucole con spago e luci interne”.

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