L’altro Pasolini: la tragica storia del fratello di Pier Paolo, Guido.

È da poco passato il Centenario della nascita (5 marzo) di PPP, Pier Paolo Pasolini: un’icona immortale non solo del Novecento, ma dell’intera storia della letteratura. PPP era tutto quello che un buon critico e scrittore dovrebbero essere:  schietto, sincero, ironico e profondamente conoscitore dei suoi tempi. Autore di romanzi e versi immortali ha saputo mostrarci uno sguardo alternativo dei suoi tempi e molte delle sue opere restano ancora così attuali. Lo conosciamo tutti: chi ha letto Petrolio o Ragazzi di Vita, chi ha apprezzato la sua poesia(ad esempio Supplica a mia madre, Alla mia Nazione, Pianto di una scavatrice, chi, invece lo ha amato per i suoi film, come Accattone, Mamma Roma o Il Vangelo secondo Matteo. Che siano stati versi, prosa o film, PPP ha lasciato un contributo indimenticabile a noi e al mondo.

La storia del fratello Guido

In occasione del suo anniversario, tutti abbiamo letto molto su questa personalità, fuori dal comune, e così oggi non voglio raccontarvi della sua poetica o biografia, ma dell’altro Pasolini, suo fratello Guido Alberto (Guido).

Foto del fratello Guido. Wikipedia

Guido Pasolini era il fratello minore di PPP, nato il 4 ottobre del 1925. Entrò nella Resistenza italiana, appena dopo il diploma, conseguito al Liceo scientifico di Pordenone, all’età di diciannove anni. Divenne membro della brigata Osoppo dell’Est con il nome di battaglia Ermes. Membro effettivo della formazione che stanziava nei pressi di Pielungo (Friuli Venezia Giulia), si spostò con la sua brigata ad Attimis- Faedis- Numis ( Friuli-Venezia- Giulia) ed è qui che si verificheranno i controversi e tragici eventi di Porzûs.

Guido fu catturato da un altro gruppo di partigiani gappisti, ossia appartenenti al Gap ( gruppi di azioni patriottica); insieme a lui furono presi altri sedici partigiani, tra cui una donna. Alla cattura, uccisero sul posto il capitano della brigata di Guido, F. De Gregori, e altre tre persone.

Funerale di Guido Pasolini. Wikipedia

Portarono i restanti, tra cui Guido, al Bosco Romagno, vicino al Cividale del Friuli, dove lo sottoposero a un processo sommario e condannato a morte. Al momento dell’esecuzione, insieme a altri, riuscì a fuggire in circostanze poco chiare e si nascose in casa di alcuni contadini. Qui, recuperato dai gappisti, lo riportarono nel luogo dell’esecuzione, uccidendolo il 12 febbraio.

Riesumarono i suoi resti nel mese di Giugno dello stesso anno. Lo seppellirono nel luogo caro alla famiglia Pasolini, Casarsa, dove tuttora riposano nel mausoleo dei Caduti per la libertà nel cimitero della città.

 

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