L’ Arena di Verona è stata costruita, in una notte, dal diavolo. Ma è una leggenda.

L’Arena di Verona vista dall’alto

Arena di Verona è un anfiteatro di epoca Giulio-Claudia (prima metà del I sec. d.C.). Il nome Arena deriva dal latino (h) arēna “sabbia”, in relazione alla presenza di quel materiale nella parte centrale degli anfiteatri romani, dove si svolgevano gli spettacoli.

L’ esterno dell’Arena di Verona
Questa è la versione ufficiale. Ma esiste una leggenda che dice che a costruire l’ Arena fu il diavolo in una notte.

Molti anni fa a Verona, viveva un gentiluomo, miscredente e senza pietà per la gente. A causa dei suoi delitti, le autorità cittadine lo condannarono alla decapitazione. Ma il gentiluomo supplicò il perdono che gli fu concesso ad una condizione.

“Ti lasceremo la testa sul collo se tu, in una notte, sarai in grado di costruire un edificio adatto a contenervi tutti gli abitanti della città…”. Il gran signore non si perdette d’animo e accettò la proposta. Miscredente come era, si rivolse al diavolo in persona che lo avrebbe aiutato in cambio della sua anima.

Uno scorcio delle gradinate e della platea dell’Arena di Verona

“Però stai attento” disse il diavolo “che noi possiamo rimanere sulla Terra, dal suono del Vespro a quello dell’Ave Maria del mattino”.

Quella sera arrivo un esercito di diavoli che si mise a lavorare con accanimento, tirando su pietra su pietra. Ma la notte non fu sufficiente per terminare l’ Arena. Alla luce dell’alba era iniziato solo il secondo girone e dovettero abbandonare il lavoro.
L’ Arena restò incompleta. L’uomo subì il patibolo, ma si penti salvando l’anima, mente Verona, ebbe, per diabolica opera, costruita un Arena incompleta.

Una spettacolare visione notturna dell’Arena di Verona (foto Ennevi)

L’ Arena è costituito da un’ellissi che misura 75,68 m sull’asse maggiore e 44,43 m sull’asse minore. Il monumento è completato dalla disposizione di setti radiali concentrici separati da 72 arcovoli e 3 gallerie ellittiche concentriche. Dopo la caduta dell’impero romano, il monumento fu oggetto di saccheggio di materiale edilizio, subì ulteriori danni durante i terremoti e le alluvioni, fu sede di botteghe di artigiani e anche luogo di eventi speciali.

L’anfiteatro della prima metà del I sec. d.C.)

Da metà ‘800 l’anfiteatro fu costantemente utilizzato per manifestazioni importanti: la prima stagione lirica sembra essere avvenuta nell’estate del 1856. Ma la serie continua si aprì nel 1913, in occasione del centenario della nascita di Giuseppe Verdi, con la rappresentazione dell’Aida. Da allora l’anfiteatro è diventato sede del più importante teatro lirico all’aperto del mondo, con la possibilità di offrire fino a 15.000 posti.

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