Il carrello della spesa, quasi un secolo di storia

I nostri anziani più vecchi lo sanno di sicuro. Quando si andava a fare la spesa Non era certo come oggi. Non esistevano i supermercati, ma ogni negozio era specializzato nella vendita di un prodotto specifico.

Forse era anche tutto più complicato, poiché bisognava attraversare magari un intero paese per comprare tutte le derrate che servivano. Ma sicuramente era più romantico e c’era più lavoro per tutti.

Tuttavia come potete immaginare il disagio era grande. Per esempio per acquistare della carne, verdura, pesce, combustibile per scaldare, spezie e zucchero,del pane, in una sola giornata: bisognava recarsi dal macellaio, dal pescivendolo, dal legnaiolo, dal droghiere ed al forno.

La globalizzazione ha portato su questo un certo beneficio. Un supermercato può vendere veramente di tutto, quindi la spesa per la casa si compie in un lasso di tempo più breve con un grande risparmio anche di energie.

Tuttavia come facile immaginare quando nacquero i primi grandi magazzini in America, si sentí anche la necessità di consentire clienti di poter comprare più merce possibile.

Il carrello, una invenzione casuale

Il primo carrello fu introdotto ufficialmente il 4 giugno 1937. Ad idearlo, Sylvan Goldman, proprietario del supermercato Humpty Dumpty a Oklahoma City.

Goldman ebbe l’intuizione una notte del 1936, quando appoggiò casualmente un cestino pieno di merce sopra una sedia a rotelle, aiutandosi con la spinta per spostarla agevolmente.

Successivamente si rese necessario introdurre il noleggio a moneta per far sì che il carrello non venisse lasciato in giro dopo l’utilizzo. Nei tempi moderni, alcuni di questi carrelli sono stati muniti di monitor e lettore ottico per velocizzare il pagamento alla cassa.

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