Tra bene e male. Riflessioni sul diritto alla vita

A cura di Pietro Patriarca

Una certa Storia del passato racconta che i Crociati in Terrasanta non esitassero a  rapire e deportare se non  addirittura a lasciar morire, dopo averli battezzati naturalmente, i bambini di quei luoghi. Ciò onde impedire che questi abbracciassero la Fede di Maometto e così, felici e contenti, andassero speditamente in Paradiso. È difficile credere che cose simili siano avvenute veramente, ma tutto quanto la Storia e la tradizione riportano attraverso i secoli cela sempre un fondo di verità.

Non c’ è da meravigliarsene tuttavia  anche perchè, otto secoli dopo, tutto questo si sta ripetendo. Mentre, all’ incirca, se ne adducono  spiegazioni medesime allorchè si  sostiene che l’ Umanità di oggi, in specie quella dell’ Occidente, abbandonate e rifiutate la Fede e la Croce  siano nell’ errore più totale e protesi  all’ odio ed al male in maniera sempre crescente.

Tutto questo è vero ma può costituire una spiegazione labile, mai una giustificazione.

È proprio di questi giorni  un crimine analogo a quello dei Crociati, crimine commesso al vertice  della civilissima Europa da sempre culla di civiltà e diffonditrice della Fede cristiana ai quattro punti cardinali. Una bambina, una lattante si può dire, è stata lasciata morire in nome di una legislazione attuale, votata e “da osservare ad ogni costo”.

La piccola si chiamava Indi Gregory ed a niente sono valsi il tentativi dei famigliari, di certa opinione pubblica e, fintanto, di Governi stranieri e strutture mediche apposite disposti ad intervenire offrendo alla piccola paziente ogni cura rimasta possibile.  

Come otto secoli fa i giudici  ed i sanitari del Regno Unito hanno agito pensando di risparmiare alla piccola malata ulteriori sofferenze ed una probabile successiva esistenza infelice ed avranno creduto che procurare a Costei la morte significasse procurarle del bene.

Il Bene Superiore ed eterno per Indi c’ è stato, e di sicuro, dal momento che la nostra Fede di credenti che ce lo fa credere: pensarla come un Angioletto in Cielo è verissimo e consolante. Non solo: i di Lei genitori, entrambi non credenti, si sono fatti battezzare cristianamente convinti. Quindi ecco: una azione spregiudicata ha prodotto un bene superiore e questo fa parte sempre della Sua volontà provvidente  allorchè Dio lo permette. Tuttavia  il male compiuto esiste e permane come tragico esempio e terribile precedente. Perché allora, se la vita è sacra, questo male, in quanto tale, non è stato e non viene abbastanza denunciato e condannato?

Non risulta che sia stato fatto.

Irresponsabilmente si è taciuto e questo fa pensare. Il disprezzo del termine della vita, ormai noto come “dolce morte” sono di attualità così come lo sono  il rifiuto della lotta contro le malattie estreme, gli aborti volontari terapeutici ed ingiustificati, l’ abbandono della Terza età in quanto fastidiosa ed improduttiva e  delle vite cosiddette  imperfette. Ci siamo abituati a codesti avvenimenti, si dirà, va bene…. ma cessare o rinunciare a combattere contro il male seppure con argomenti esclusivamente trascendenti è enormemente di peggio.

 

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