Attentato alla rue Saint-Nicaise

Napoleone tentò di cambiare in primis la storia francese e poi quella mondiale; ancora oggi, è tra i personaggi storici più studiati, ma non tutti sanno che subì un attentato la vigilia di Natale nel 1800. Nella storiografia, è conosciuto come “La congiura della macchina infernale” o “l’attentato di  rue Saint-Nicaise”. Il primo nome è un riferimento a una rivolta, accaduta nel corso del Cinquecento, nelle Fiandre, durante il quale il popolo si ribellò alla dominazione spagnola.

Attentato alla rue Saint-Nicaise

Quest’attentato costò quasi la vita all’Imperatore francese e a sua moglie Giuseppina; infatti, riuscirono a salvarsi per un soffio. In seguito, le guardie francesi compresero che gli organizzatori erano sette bretoni che già dal 22 dicembre, dopo aver acquistato un carro e un cavallo e iniziarono a riempire alcune botti di vino, aggiungendo poi della ferraglia. Il progetto era di creare una bomba da far saltare quando Napoleone e sua moglie fossero stati nei paraggi del carro. Ed è qui, in riferimento alla botte, che oggi si utilizza l’espressione macchina infernale.

Disegno dell’esplosione. Wikipedia.

E così nel tardo pomeriggio della Vigilia di Natale, Napoleone fu scortato all’Operà dalle sue guardie. Secondo alcune testimonianze, l’imperatore era molto stanco, tanto da essersi addormentato durante il viaggio. Si racconta anche che sognò una delle sconfitte che ancora lo facevano patire, ossia quella del Tagliamento, inferta dall’esercito austriaco. All’altezza però del carro, per un incomprensione tra gli attentatori che non riuscirono a coordinarsi bene, la carrozza passò senza che nessuna esplosione avvenisse. Questo accade perché non si fecero segno del suo arrivo; quando ripresero la concentrazione, la carrozza era ormai troppo lontana e l’esplosione non riuscì a colpire Napoleone, sua moglie e le sue guardie.

Ritratto di Napoleone. Wikipedia.

La bomba però causò più di ventiquattro feriti e quattro morti, tra cui una bambina che stava aiutando la madre a vendere della verdura. Giuseppina Bonaparte svenne dallo spavento e la sorella Paolina rimase traumatizza tutta la vita, tanto da diventare depressa e paroica. Sebbene la famiglia Bonaparte fosse riuscita a salvarsi, le implicazioni psicologiche furono gravissime e non si risolsero mai del tutto.

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