Haka l’affascinante danza Maori

Sarà capitato alla maggior parte di noi di rimanere imbambolati, magari davanti alla tv, a guardare la danza dei Maori. Una danza così simbolica e ritmica che desta la curiosità di moltissime persone e, quindi, da dove derivano queste movenze?

Una movenza della danza. Foto di Steve Evans. Wikipedia.

La danza Haka è, appunto, tipica del popolo indigeno dei Maori -una popolazione di origine polinesiana che abitata soprattutto la Nuova Zelanda-. Frequentemente l’associano a un grido di guerra, ma, in realtà Haka è molto di più. Può assumere diversi significati a seconda del contesto e del sentimento che si vuole esprimere in quella determinata circostanza . Limitarla, quindi, solo una danza intimidatoria, sarebbe un approccio superficiale.

Già dai movimenti ( compresi quelli degli occhi) s’intuisce bene quanto il significato possa cambiare. Nella danza, ad esempio, degli All Blacks ( squadra di rugby che la resa famosa in tutto il mondo), la funzione comunicativa è la potenza e il coraggio. Essi infatti digrignano i denti, si battono sul petto e sugli avambracci: tutti questi sono gesti simbolici che servono a caricarsi di energie, magari prima di una partita. Essendoci dunque scopi diversi, anche lo stile del Haka cambia di conseguenza. Ad esempio, quello degli All Blacks è detto Ka Mata ed ha la caratteristica di essere molto corto. Ne esiste un altro sempre legato a questa squadra di rugby ed è il Kapa Pango. L’hanno inventata, appunto, i giocatori e la eseguono in occasioni speciali.

Dipinto del Haka. Wikipedia.

Si tratta dunque, oltre che di una danza, anche di un simbolo che fa parte della loro identità nazionale e culturale e, anche prima di iniziarla, esiste un rituale ben preciso: infatti, colui che guida la danza, declama versi di incitamento agli altri compagni che hanno anche la funzione di ricordare le mosse della danza. Sebbene ci siano diverse versioni, alcune movenze sono sempre presenti, come gli occhi dilatati (“Pukana”), la linguaccia (“Whetero”), o Ngangahu, il quale è molto simile al Pukana, ma è accompagnato da un suono stridulo.
Oggi è perlopiù legata alla squadra di rugby, la quale ha avuto il grande merito di farla conoscere a livello mondiale. La prima volta fu nel 1905 durante una partita e proprio in quest’occasione che fu coniato, tra l’altro, anche il termine All Blacks.

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