La piazza di Pietra Sprecata: luogo simbolo di Subiaco
A Subiaco domina la storia: da quella antica dei popoli italici a quella medievale, moderna, contemporanea. Questo borgo, immerso nella campagna laziale, è stato testimone della vita di illustri personaggi, come Lucrezia Borgia, a momenti cruciale del mondo culturale ( basti pensare alla prima “stamperia” a metà del Cinquecento) o a figure religiose che, ancora oggi, sono ricordate, e non solo nei cuori degli abitanti di Subiaco, bensì di tutti gli italiani.
Questa grande importanza però non riguarda solo edifici maestosi, sia essi civili e religiosi, ma anche piccoli (e a una prima apparenza) di poca rilevanza storica, ma che, in realtà, sono strategici per uno studio più approfondito e completo della storia del borgo, come nel caso di Piazza pietra sprecata.

Questa piccola ( ma significativa) piazza si trova nel centro storico del borgo, molto vicina a un altro sito di grande interesse: la rocca dei Borgia. Fin dal Medioevo, ebbe un’importanza notevole: era un luogo di ritrovo, oltre che di passaggio, essendo posta alla confluenza delle strade e vie principali. Ancora oggi, si potrebbe affermare che la sua conformazione non è cambiata molto. Al centro si trova appunto lo spiazzo che è circondato da una serie di palazzi.
La piazza di Pietra Sprecata: luogo simbolo di Subiaco
Sulla sinistra, poi, è possibile salire, attraverso una scala, non troppo ripida, sormontata da un arco in stile gotico. Se voltiamo lo sguardo, ci sono diversi punti di interesse. Infatti, in uno dei palazzi che la circondano, visse il primo abate commendario ( ossia, era una persona religiosa, e in alcuni casi laica, che amministrava le proprietà del monastero quando questo risultava distante da quello centrale,) di Subiaco: Giovanni Torquemada. Egli fu un personaggio di grande spessore giuridico e culturale. Arrivò nel borgo sublacense nel 1456 e fin sa subito si adoperò per fornire al borgo uno statuto giuridico a tutti gli effetti. Lo statuto fu pubblicato nel luglio dello stesso anno per volere di Papa Callisto III. Foto 3 L’abate Toruemada trascorse poi gran parte della sua vita qui, fino al 1468, anno della sua morte, avvenuta il 26 settembre. E quello di Torquemada non è l’unico edificio di interesse storico, perché, oltre questo, ce ne sono altre in stili romanico, tanto che si possono sempre notare le bifore, elemento architettonico tipico, appunto di questa corrente.
L’arte religiosa
L’attenzione però non si esaurisce qui. Alzando appena lo sguardo, non si può non notare l’edicola che racchiude, ancora oggi, un dipinto della Madonna della Pietà. Questa suggestiva icona risale al XVIII secolo e la realizzarono dopo aver ricevuto un miracolo, avvenuto proprio a Subiaco, il 19 luglio del 1796. Da allora quest’edicola è rimasta a protezione della piazzetta e dell’intero borgo. Inoltre, è sempre visibile un affresco che, secondo gli storici dell’arte, apparterebbe al XIV secolo; ritrae il Cristo Salvatore in mezzo a San Francesco e San Benedetto.
Per tutti questi elementi, quindi, la Piazza di pietra sprecata è tra i luoghi più suggestivi di Subiaco che, non solo può farci intravedere quanto questo borgo sia stato protagonista nel corso dei secoli, ma anche mostrandoci un’epoca diversa e lontana dalla nostra, ma, forse, più dal sapore autentico. Di là dalla presenza di affreschi o palazzi, non dobbiamo dimenticare che queste piazze erano luogo di ritrovo per gli abitanti che amavano incontrarsi qui. E Piazza Pietra sprecata non è da meno. Ed è anche per questo motivo che è diventata un luogo simbolo del borgo sublacense, tanto da essere restaurata, in modo quasi identico all’originale, dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.