La Petit Mort, la breve piacevole morte

La petit mort. Dal francese tradotto significa la “piccola morte”. Questa curiosa espressione affonda le radici nell’antichità e si rifà alla breve perdita di coscienza in ambito sessuale. Una sensazione pos-orgasmo che colpisce alcune donne.

La prima attestazione ufficiale si ha nel 1572 con il significato di svenimento, ma l’accostamento all’orgasmo avviene nel 1882. Il termine è sopravvissuto fino in epoca moderna con l’unico esclusivo riferimento allo stato di incoscienza post-orgasmico.

Il critico letterario Roland Barthes descrisse la petit mort come dell’obbiettivo principale della lettura della letteratura. Una sensazione che si dovrebbe provare dopo aver sperimentato una lettura di spessore. Ma il termine viene accostato anche ad eventi che portano una persona a morire dentro a seguito di qualche tragico evento. Come ad esempio ha evidenziato Thomas Hardy nella sua opera, Tess of the D’Urbevilles. Egli usa petit mort per descrivere lo stato d’animo in cui versa Tess dopo essersi imbattuta in un presagio particolarmente raccapricciante dopo l’incontro con il suo stesso stupratore.

 

 

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