La spedizione di Lewis e Clark

Agli albori del XIX secolo, quando le acque oceaniche erano terreno di espansioni coloniali, due esploratori giunsero per la prima volta via terra sulla costa occidentale degli Stati Uniti.

Per decenni la zona pacifica del nord-ovest degli Stati Uniti ha affascinato decine di esploratori, tanto da spingere persino il presidente Thomas Jefferson a immaginare una spedizione. Nel 1785 lo stesso Jefferson, all’epoca ambasciatore statunitense a Parigi, venne a conoscenza che il re di Francia Luigi XVI era impegnato nella pianificazione di un’importante esplorazione scientifica in quei territori. Il progetto, tuttavia, non andò mai in porto. Programmata per il 1788, la partenza venne interrotta da pessime condizioni climatiche.

A riportare in auge, anni dopo, l’attenzione sulle mire espansionistiche verso il quadrante nord-occidentale della costa pacifica fu l’affare Louisiana. Nel 1803, infatti, a poche settimane dall’acquisizione del nuovo Stato da parte della Francia, Jefferson stanziò circa 2500 dollari per una missione esplorativa.

Ritratto di Lewis e Clark - WikipediaQuesta avrebbe mirato a studiare non solo i componenti delle tribù locali, ma anche l’ambiente naturale e faunistico, e infine valutare possibili interferenze da parte dei cacciatori di pelli franco-canadesi e inglesi che frequentavano già l’area.

Il presidente nominò Meriwether Lewis per coordinare la spedizione “Corps of Discovery”. Lewis, poi, scelse William Clark come compagno nell’impresa, sebbene quest’ultimo, a causa di ritardi burocratici, figurasse come secondo luogotenente.

 

Il viaggio

Il 31 agosto 1803 Lewis cominciò a redigere un diario, che avrebbe restituito l’intera storia della spedizione. Durante l’estate precedente si svolse un vero e proprio reclutamento di forze, con l’individuazione dei nove giovani del Kentucky, e un grande rifornimento di farmaci e provviste alimentari.

Il viaggio ebbe inizio il 14 maggio 1804, con una compagnia di trentatre uomini che, dal Camp Dubois in Illinois, dove si era tenuto un lungo allunamento, raggiunse Lewis e Clark a Saint Charles in Missouri. Per giorni gli uomini navigarono l’omonimo fiume verso ovest e prosegurono attraversando Kansas City e Omaha. Alcune settimane dopo, sul finire dell’agosto, il gruppo giunse nel territorio dei Sioux. Gli indigeni gli riservarono dapprima un’accoglienza pacifica, con la tribù degli Yankton, ma in seguito ben più carica di paura e sospetto. Gli stessi Yankton misero in guardia Lewis e Clark dai Teton. Questi ultimi, infatti, furono ostili, tanto da rischiare persino uno scontro in battaglia.

La battaglia di Visby

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L’intervento di Sacajawea

Nel frattempo, le stagioni si alternavano e giunse presto l’inverno. Lewis e Clark decisero, dunque, di trovare ospitalità e protezione presso la tribù dei Mandan. Nel loro territorio venne edificato Fort Mandan, nel Nord-Dakota, ma divenne ben presto una prigione. Gli esploratori vi rimasero ingabbiati a causa di una furiosa tempesta. A salvarli giunse la giovane nativa Sacajawea, con il marito Toussaint Charbonneau e il figlio. Essi portarono provviste e intercedettero con il capo tribù dei Shoshoni, fratello della donna.

 

Gli ultimi passi

Nell’aprile del 1805 alcuni uomini lasciarono la spedizione. Essi fecero ritorno a casa con un rapporto sull’andamento delle operazioni. Nel corso dei mesi erano state scoperte, infatti, ben 108 specie botaniche e 68 minerali. Clark, poi, aveva realizzato una nuova e aggiornata mappa del Paese.

Il viaggio proseguì a cavallo verso la sorgente del fiume Missouri, salvo alcuni tratti in canoa. Attraversarono corsi d’acqua e cascate, giungendo dapprima nell’attuale Portland, in Oregon, e poi in vista del monte Hood, nei pressi delle coste oceaniche, nel dicembre 1805. Il gruppo decise di sostare sul lato sud del fiume Columbia per l’inverno e si dedicò alla costruzione di Fort Clatsop. Dopo mesi trascorsi a familiarizzare con le tribù locali, il 23 marzo 1806 ebbe inizio il viaggio di ritorno verso casa.

Nel pieno dell’estate, nel luglio, giunse il momento per Lewis e Clark di separarsi. Il primo proseguì lungo il fiume Marias, nel territorio della tribù dei Piedi Neri, mentre il secondo raggiunse i Crow. Si ricongiunsero l’11 agosto all’incrocio fra i fiumi Yellowstone e Missouri. A Saint Louis arrivarono il 23 settembre 1806.

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L’opposizione spagnola

La spedizione, che contribuì ad ampliare gli studi naturalistici e cartografici nel territorio, nonché a conoscere le popolazioni locali, incontrò la resistenza degli spagnoli. Al tempo la Louisiana era stata venduta ai francesi proprio dalla Spagna, che non vide di buon occhio l’intervento statunitense. Il viaggio, infatti, si spinse sempre più a nord lungo il Missouri per evitare i possedimenti ispanici. Essi stavano andando a confluire in un “cuscinetto” fra gli Stati Uniti e il prezioso patrimonio minerario a nord del Messico.

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