Testa di Moro, la leggenda crudele del vaso siciliano

La Sicilia è tra le regioni che ha saputo offrirci di più nel corso dei secoli: la storia, l’arte, il buon cibo, l’architettura sono solo alcuni dei doni che ha fatto all’Italia, tanto che molti di noi la possono riconoscere da alcuni arredi o simboli in cui la identifichiamo. Sicuramente, uno di questi è la Testa di Moro che, negli ultimi anni, è diventata un complemento d’arredo, presente in molte delle nostre case. Si tratta di un vaso in ceramica che ha la forma di una testa e in cui è dipinto un volto. Se ne possono trovare di tutti i tipi: da quelli più classici ad altri con fattezze più moderne. È frequentemente usato per addobbare balconi o giardini ed è prodotto, seguendo la tecnica della ceramica catalana, antichissima che ancora oggi sfrutta materie di prima qualità. Quello che però, fino a oggi, non sapevo è che intorno alla testa di moro aleggia una violenta leggenda.

Teste di Moro in coppia. Foto di And92guit. Wikipedia
Testa di Moro, la leggenda crudele del vaso siciliano

Come accade sempre ne esistono diverse versioni. Quella ufficiale è che una giovane donna si fosse innamorata di un Moro, un arabo, che si trovava lì come soldato durante la dominazione dell’isola. Tra i due scoppiò subito l’amore e la relazione durò per qualche tempo finché l’uomo non confessò alla giovane di essere già sposato e di avere dei figli. In più, le disse che presto sarebbe tornato a casa e che quindi la relazione doveva finire. La giovane quindi si sentì immediatamente tradita dall’uomo che, per lungo tempo, non era riuscito a confessargli la verità. Presa dalla rabbia, lo uccise decapitandolo. Usò poi la testa, appunto, del Moro per costruirci un vaso in cui piantò del basilico. Questo crebbe in modo rigoglioso, tanto da attirare l’attenzione dei vicini che si domandavano quale fosse il segreto della giovane. In molti, così, iniziarono a farsi costruire dei vasi a forma di testa, sperando di ottenere un simile risultato. Come in tutte le leggende, ne esistono molte varianti. La più comune è che la storia dei due fosse clandestina e che, una volta scoperta dalla famiglia della giovane, questa li decapitò entrambi.

Insomma, non importa come questo bellissimo vaso sia nato perché oggi è presente in molti balconi e giardini italiani e riesce a dare un profondo tocco di personalità a ogni casa, raccontandoci anche la storia di questa straordinaria regione.

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