Carmilla, la vampira di Venezia
Tutti noi conosciamo Dracula, il temibile vampiro nato dalla geniale penna di Bram Stoker, il quale è diventato un classico letterario del genere horror. E, come sempre accade, in questi casi ne sono nati film, altri volumi e fumetti. Pochissimi però non sanno che, prima del Dracula di Stoker, ce ne fu un altro, o per meglio, un’altra. Sì, perché si trattava di una vampira: Carmilla.
Carmilla, la vampira di Venezia
Carmilla è un racconto del 1872 ( Dracula, invece, di Stoker fu pubblicato per la prima volta nel 1897) di Sheridan Le Fanu e ha, appunto, come protagonista una donna vampira, piena di fascino e seducente. La trama racconta di Laura, una giovane ragazza inglese, che vive insieme al padre nel sud dell’Austria; ingenua e sprovveduta, Laura aspetta tutto l’anno l’estate, perché solo in questa stagione potrà giocare con la sua amica del cuore. Quando, però, sta per giungere quella magica stagione, viene a sapere che l’amica è morta improvvisamente. E, proprio durante quei giorni di dolore, mentre è fuori con il padre, che una carrozza esce di strada, causando un grave incidente. Dal veicolo escono una donna e una bambina. La donna è, secondo le parole di Le Fanu, molto elegante e seducente, come del resto dimostra anche la bellezza della figlia.

La donna poi la lascia presso la casa di Laura per sbrigare alcune commissioni urgenti. Tra le due bambine nasce subito un profondo legame di amicizia. Complice anche la stessa età di Laura, le due bambine iniziano ogni giorno a giocare insieme. A Laura però non è sfuggita una somiglianza impressionante con una vecchia contessa che ha abitato nelle sue zone circa duecento anni fa. Per di più, da quando Carmilla è a casa loro, sono successi numerosi fatti inquietanti. Ed è da qui che prende avvio il racconto precursore di qualche anno del ben più noto Dracula.
Oggi, però, rimane nell’ombra, eclissato dal volume di Bram Stoker, il quale ebbe subito un grandissimo successo; forse, però, varrebbe la pena recuperare questo racconto e dare il giusto spazio a questo scrittore irlandese. Le Fanu, infatti, ha scritto diverse opere dedicate al paranormale. Nato a Dublino nel 1874, riuscì a inserire, nella letteratura horror, personaggi che leggiamo, o vediamo ancora oggi nei film, come gli investigatori dell’occulto.
Il mistero veneziano
Non solo il lato letterario, ma legato a Carmilla ci sarebbe anche un tocco di mistero. Sembra che in Veneto, e in particolare Venezia, abbiano ritrovato uno scheletro, abbastanza misterioso e inquietante e che oggi sarebbe conosciuto come Carmilla, nome ispirato al personaggio letterario nato dalla penna di Le Fanu. Alla scoperta, gli studiosi sono rimasti sopresi perché questo scheletro avrebbe avuto tra le mascelle un mattone, evidente tentativo di bloccare la masticazione. Già questo primo elemento, se fosse confermato, sarebbe un indizio che almeno alla sua epoca, questa donna era ritenuta un vampiro.

In particolare, sarebbe stata considerata un nachzehrer, vale a dire un “masticatore di sudario” o “divoratore della notte” ( derivato dalle parole “natch” notte e “zehren” distruggere o divorare). Era una credenza abbastanza diffusa nel corso del Medioevo e uno dei “rimedi” era appunto quello di bloccare le mascelle così che non potesse mordere o succhiare il sangue dei vivi. È chiaro che si tratta di superstizioni e credenze popolari, ma questo ritrovamento potrebbe darci qualche informazione ulteriore sulla Venezia medievale che rimane sempre così affascinante.