Ecco gli animali che si drogano o si ubriacano

Il mondo animale non smette di sorprenderci, le sue curiosità ci incuriosiscono e ci sorprendono di volta in volta. Sembrerà strano, ma anche nel mondo animale esistono alcune specie che sono più propense a drogarsi e ubriacarsi. Il fenomeno, sebbene sia abbastanza generalizzato, si riscontra maggiormente nei mammiferi, avendo questi un sistema celebrale più evoluto.

Esemplare di Tursiope. Foto di Moongateclimber. Wikipedia.

Tra queste specie c’è quella sicuramente del Delfino Tursiope, appartenente a Turpios Truncatus. Sebbene abbiano un’intelligenza straordinaria, questi delfini sfruttano le sostanze chimiche del pesce palla. Gli studiosi hanno riscontrato quest’atteggiamento soprattutto in caso di pericolo: essi, dopo aver passato una minaccia anche mortale ma ancora impauriti, leccano la pelle del pesce palla per assorbile la tetradossina, una potente neurotossina, che in qualche modo li calmerebbe la paura. È, però,   come se assumessero una droga. Questa neurotossina produce infatti effetti allucinogeni, creando un effetto di annebbiamento della realtà.

Altra specie insospettabile è l’elefante. Secondo diversi studi, sembrerebbe davvero un amante di qualsiasi sostanza alcoolica, tanto che sono capitati alcuni episodi, nei quali gli elefanti hanno provato a rubare bottiglie di alcoolici agli umani, soprattutto provando a entrare nei magazzini. In particolare, questo sarebbe accaduto in India, dove due elefanti sono entrati in un deposito di birra di riso, provocando il panico degli operai che sono fuggiti all’istante.

Foto di Eugenia & Julian. Wikipedia.

Queste due specie però non sono sole, anche i lemuri sono avvezzi a questi comportamenti. Essi, infatti, frequentemente addentano i millepiedi che possono secernere una sostanza molto velenosa quando sono attaccati. In particolare, questa sostanza, oltre a essere allucinogena, ha anche una funzione parassitaria.

Insomma, il mondo animale non smette di sorprenderci con le sue stranezze e curiosità e non resta che aspettare nuovi studi per capirne ancora qualche segreto.

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