Charles André Merda, l’uomo che sparò a Robespierre
La rivoluzione francese è un argomento che, per gli amanti della storia, è fonte di fascino e curiosità. Furono numerose le personalità che presero parte a quest’importante sconvolgimento storico e sociale che portò poi alla caduta della Monarchia. Tra questi è tra più noti Robespierre ( 1758-1794), il quale fu un protagonista assoluto di questo processo storico, tanto che ancora oggi ne è considerato uno dei padri. Non solo, egli prese parte anche alla Prima Repubblica francese, nata nel settembre del 1792 e conclusa nel 1804, fu eletto anche negli stati generali. Sappiamo molto della sua vita che però si concluse in modo tragico: condannato a morte. Il giorno prima dell’esecuzione, egli subì un colpo da sparo. Chi era però l’uomo che colpì a Robespierre?
Charles André Merda, l’uomo che sparò a Robespierre
Fu un gendarme semplice a porre fine alla sua vita: Charles André Merda. Nato a Parigi l’11 gennaio del 1773, i genitori lo avviarono, fin da bambino, verso la carriera militare che intraprese con entusiasmo. Entrato nell’esercito francese, la sua carriera spiccò il volo quando sparò a Robespierre. Il giacobino si trovava, insieme al fratello e ad altri suoi compagni, presso l’hôtel de ville poiché la Convenzione ( l’assemblea legislativa in vigore dal 1792 al 1795) lo aveva accusato e condannato a morte.
Ed è proprio qui che la notte tra il 27 e il 28 luglio del 1794, il gendarme gli sparò, provocandogli una profonda lacerazione alla mascella. La ferità fin da subito sembrò molto grave e inguaribile. Il giorno dopo, infatti, mentre lo conducevano al patibolo, e secondo alcune testimonianze, era già pressoché moribondo. In studi più recenti, alcuni storici hanno proposto che, in realtà, non fosse stato André a sparare, ma che Robespierre si fosse suicidato. In realtà, questa è ipotesi sbagliata: dopo un attento esame del suo cranio, gli studiosi hanno dedotto che, a provocargli la ferita, fu stato sicuramente un colpo da sparo.
Dall’assassinio di Robespierre, la carriera di Charles ebbe un’ascesa senza fine, tanto da arrivare in età napoleonica a rivestire numerosi incarichi, come quello di barone e poi colonello nel suo impero, ad esempio. Morì il giorno dopo la battaglia della Moscava, l’8 settembre del 1812, dopo essere stato nominato generale in punto di morte.