Pasta di Gragnano, la storia
Gli amanti del buon cibo non possono non conoscere la nota Pasta di Gragnano. È sicuramente tra quelle più apprezzate nel nostro territorio e non solo, tanto da essere un punto del nostro “made in Italy”. Qual è però la sua storia?

Nasce dall’impasto della semola del grano duro e oggi è protetta dalla denominazione IGP ( indicazione geografica protetta). La sua storia è molto antica: la prima produzione risale, infatti, al XVII secolo. In quel momento storico, non era molto diffusa ma, dopo una grave carestia nel Regno di Napoli, divenne un alimento fondamentale nella dieta dei partenopei, poiché dava un apporto nutrizionale efficace e la produzione alla fine non richiedeva alimenti particolari e ad alti costi. E così, complice anche l’invenzione per produrla, in pochissimo tempo divenne il cosiddetto “oro bianco”, immancabile in ogni tavola di Napoli.

Inoltre, il terreno partenopeo ( Napoli e Gragnano) era l’ideale per la produzione del grano duro: il vento, il sole e l’umidità consentivano di avere un prodotto di altissima qualità e, quindi, anche un pasta di livello superiore. La sua fama era talmente diffusa che nel luglio del 1845 il re Ferdinando II concesse ai produttori della pasta di rifornire la corte di tutta la pasta lunga, un onore che permise, però, a Gragnano di diventare il centro di produzione di questa pasta ( soprattutto di maccheroni) così appetitosa e speciale, oggi vanto nazionale e mondiale.
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