La Primula Rossa

Lo sappiamo la letteratura è capace di trasmetterci enormi benefici: leggere un libro significa farsi trasportare in un altro mondo e compiere un viaggio. Alcuni di essi poi rimangono nei ricordi d’infanzia, riescono, di nuovo, a ricordarci momenti o sensazioni speciali. Sicuramente, tra questi c’è la Primula Rossa.

La Primula Rossa, edizione del 1908. Wikipedia.

La Primula Rossa è un ciclo di romanzi scritti dalla baronessa Emma Orczy: di origini ungheresi, naturalizzata britannica, ebbe fin dall’infanzia un amore per la parole che si concretizzò quando conobbe il marito M. Barstow. Egli, infatti, fu un fervido sostenitore della moglie e la incoraggiò a scrivere il suo primo romanzo. Il primo libro del ciclo uscì in fascicoli quindi nel 1905 con il titolo omonimo dell’intero ciclo. Tutte le storie sono legate alle precedenti; l’ambientazione è quella francese, nel momento in cui iniziava il Terrore di Robespierre ed è proprio qui che giunge a Parigi una figura misteriosa che si prodiga per salvare ( e salvaguardare) la nobiltà francese. È un uomo enigmatico che firma ogni sua azione con, appunto, la Primula Rossa ( Anagallis arvensis), dietro la maschera si nasconde un inglese, un nobile che cerca di rovesciare il governo di Robespierre.

Robespierre. Wikipedia

Questo ciclo di romanzo ha il grande pregio di essere oggi considerato uno dei primi modelli della letteratura di spionaggio, tanto cara a noi lettori. In Inghilterra, inoltre, la Primula Rossa gode ancora di una certa fama e notorietà, tanto che è ancora oggi ristampato. In Italia, invece, non è pubblicato dagli anni Sessanta ed è un vero peccato perché sicuramente la scrittura di Emma Orczy saprebbe affascinare anche oggi.