Socotra, un’isola unica al mondo
Agosto è il mese delle vacanze per eccellenza. E quale luogo migliore per rilassarsi di un’isola? In particolare, un luogo veramente da sogno è quella di Socotra.
È la principale di un arcipelago composto da quattro isole e si trova nell’Oceano Indiano, vicino al Corno d’Africa ( a circa trecento chilometri dalla costa somala). Fin dal passato, i viaggiatori hanno sùbito il suo fascino; in molti, hanno parlato di un luogo magico, tanto che credevano che fosse invisibile a causa di alcune stregonerie di persone del luogo. In realtà, alcuni mesi dell’anno è veramente introvabile a causa delle tempeste monsoniche che ne coprono la veduta. Si tratta comunque di un luogo abbastanza piccolo: è composto dalla costa e da qualche altura calcarea. Il clima è, come immaginabile, tropicale: in inverno, ci saranno abbondanti piogge e in estate, la temperatura sarà elevata.
La conoscenza di Socotra dunque è molto antica, tanto che anche il celebre poeta romano Virgilio la cita, legandola al mito della fenice. Inoltre, Alessandro Magno fece arrivare appositi legati greci per colonizzare la zona, essendo in un punto commerciale strategico. Continua poi Marco Polo che ne descrive la conformazione. Secondo alcuni studi, la popolazione sarebbe stata convertita al Cristianesimo addirittura nel 52 d. C; oggi, però, la popolazione è interamente musulmana e dunque è assai improbabile che questo sia avvenuto. In tempi più recenti, gli inglesi la colonizzarono a metà dell’Ottocento ( 1834), inserendola nella Compagnia delle Indie.
Quel che, ancora oggi, affascina è la sua flora e fauna; infatti, la maggior parte delle sue specie arboree è unica al mondo e si trova solo su quest’isola, come la Dracena Drago di Socotra. Si tratta di una pianta maestosa che ha la chioma aperta come un grande ombrello e che dalla quale si estrae una preziosa resina rossa ( sangue di drago, com’è chiamata), usato per l’incenso e come colorante.
Altre piante degne di nota sono quelle dell’aloe e del melograne, entrambe preziose per l’economia locale. La fauna, altrettanto, è variegato, soprattutto quella avaria che comprende quasi duecento specie. La popolazione è soprattutto indigena e appartiene alla tribù Al Mahra. Oggi, sono presenti anche somali e indiani, ma in minor misura.
Insomma, si tratta di un’isola ancora oggi incontaminata, dove i turisti sono rari. È talmente unica che dal 2008 è stata inserita nel Patrimonio dell’umanità.