Frisbee, il gioco che nacque da una torta
Uno dei giochi più diffusi, soprattutto fra i giovani statunitensi, affonda le radici nei secoli. Tante sono le attestazioni, nel tempo, dell’uso di dischi a scopo ricreativo. Un esempio sono i celebri discoboli dell’antica Grecia. L’origine del gioco noto tutt’oggi risale, tuttavia, al XIX secolo. Nella seconda metà dell’800, infatti, una grande ditta di produzione dolciaria del Connecticut, la Frisbi Pie Co. cominciò a rifornire le mense scolastiche di tutto il New England. Fra i tavoli, gremiti di studenti, giunsero torte e crostate, contenute in teglie dalla tipica forma circolare. I contenitori, una volta nelle mani dei giovani statunitensi, divennero lo strumento perfetto per un nuovo svago. Per la loro forma, infatti, le teglie si prestavano ad essere lanciate, dando origine al gioco che oggi è comunemente conosciuto come Frisbee.
Storia e invenzione dell’aspirapolvere
Il vero successo per il gioco, ormai diffuso in tutto il Paese, giunse nel Secondo dopoguerra. Il pilota statunitense Walter Frederick Morrison, infatti, decise di perfezionare il rudimentale disco, in collaborazione con il socio d’affari Warren Francisconi. I due, dopo una lunga fase di progettazione, lanciarono sul mercato, nel 1948, il Flying Saucer (un disco in plastica con bordo arrotondato), detto anche Pluto Platter, in onore della contemporanea scoperta del pianeta. Il nome Frisbee, distorsione dell’originale Frisbi Pie Co., giunse solo con l’acquisizione del prodotto da parte dell’azienda Wham-O, che nel 1957 diede inizio ad una vera e propria distribuzione di massa.
A partire dagli anni ’60 del ‘900 il gioco divenne uno sport estremamente popolare, mantenendo, tuttavia, lo spirito leggero che ha contraddistinto la sua nascita: “Throw a frisbee at someone, make a new friend today”.
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