La monstrua desnuda, la triste storia dietro al dipinto

Osservando un quadro, difficilmente pensiamo al soggetto: se era reale o meno, se esisteva davvero o qual era la sua posizione sociale. Eppure, ci sono alcuni quadri che è il soggetto a farne la storia, sebbene in molti casi, infelice. È un esempio di dipinto di Juan Carreῆo de Miranda: la Monstrua desnuda, oggi conservato al Museo del Padro di Madrid.

Questo dipinto raffigura un Bacco allegorico ed è in stile barocco. È chiamata Monstrua, proprio a causa della conformazione fisica della modella: Eugenia Martinez Vallejio, la quale è, in questo quadro vestita solo con una corona di uva. Chi era però questa giovane ragazza?

La monstrua desnuda, la triste storia dietro al dipinto

Nata alla fine del Seicento nella chiesa Barcena de Pienza: la madre, infatti, stava assistendo alla sacra cerimonia quando gli si ruppero le acque e, non essendoci tempo da perdere, la donna fu fatta partorire proprio lì. Alla piccola venne dato il nome di Eugenia, ossia “ben nata”, secondo l’etimologia latina. I primi mesi della piccola sembrano del tutto normali: la bambina cresce e mangia, senza dare alcun pensiero ai genitori. Era sicuramente in sovrappeso, visto che, secondo le descrizioni del tempo, all’età di un anno raggiunse più di venticinque chili.

La monstrua vestida. Wikipedia.

Ed è qui che i genitori iniziano a comprendere che non sia del tutto normale il peso della bambina; sotto consiglio medico, la mettono a dieta ma questa non dà i risultati sperati; le gambe iniziano a rompersi, non riuscendo a reggere il peso della piccola. Nessun può saperlo, ma la Eugenia è affetta da una rara malattia genetica: la sindrome di Prader-Willi. Una malattia che comporta un ritardo nello sviluppo genetico e cognitivo, oltre che un abbondante appetito. Oggi, in realtà le ipotesi sono molte, ma quella di Prader-Willi rimane sicuramente la più accreditata.

La notizia di questa bambina così “strana” arriva alla corte, dove il re Carlo II ( chiamato lo stregato) la invita presso di lui. Il re era solito circondarsi di persone con rare malattie, perché anche lui stesso ne aveva alcune dovuto ai matrimoni tra consanguinei nella casata asburgica.

La monstrua desnuda. Wikipedia.

La bambina quindi, che ormai era diventata oggetto di isolamento e scherno, è mandata a corte, dove, in poco tempo è chiamata “monstrua” per il suo aspetto fisico. Diventa, però, anche la preferita del sovrano che la mostra come un oggetto ai suoi cortigiani. Ed è proprio il re che la fa ritratrre dal pittore De Miranda nel quadro “Monstrua desnuda” e poi in un altro “la Monstrua vestida”, entrambi realizzati nel 1680. Della sua vita in seguito sappiamo poco o niente, ci rimane traccia della sua presenza a corte fino alla fine del Seicento.

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