Storie montane – Serrone e il Ducato di Paliano

Fra i monti della Ciociaria giace una piccola città dalla storia secolare. Il territorio, celebre per la produzione di rinomatissimi vini, è stato occupato sin dall’epoca preromana. A quel tempo gli Ernici vi stabilirono un abitato dotato di fortificazioni, a difesa di Anagni, centro da loro considerato sacro. Questo popolo rimase in possesso della città sino al 306 a.C. quando venne occupata dai romani. Con loro iniziò un’epoca di grande fermento, durante la quale la zona sarà caratterizzata da molte costruzioni signorili. Si tratta di ville, i cui resti sono in parte ancora visibili in località Grotte, dove sono state rinvenute le vestigia di un’abitazione risalente al III d.C.

Il primo nucleo abitativo fortificato, al quale risalirebbe direttamente l’attuale città, è sorto alle pendici del Monte Scalambra nel VI d.C., anche grazie alla presenza di importanti vie di comunicazione che collegavano Trevi nel Lazio, Subiaco e Vallepietra con Roma.

Serrone ebbe un destino assai travagliato. Sin dalla tarda antichità subì innumerevoli cambi di potere e fu oggetto di molte battaglie. Dalla dominazione romana passò agli Eruli, poi agli Ostrogoti, poi ancora ai Bizantini, a seguito della guerra gotico bizantina scoppiata fra il 535 e il 553 d.C. Fu in quell’occasione che il generale Belisario conquistò il territorio, facendo sì che confluisse nell’eparchia di Campania.

Nell’VIII secolo la città finì nelle mani del papa, grazie ad una generosa donazione da parte del re franco Carlo Magno, non ancora incoronato imperatore. Fu, dunque, uno dei primi territori a costituire quello che sarebbe divenuto lo Stato della Chiesa. Nel X secolo, poi, continuerà ad essere oggetto di controllo religioso, rimanendo sotto la giurisdizione benedettina dei monaci sublacensi.

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Il Ducato

La dominazione ecclesiastica ebbe fine nella seconda metà del XIV secolo, quando a distanza di 30 anni da una terribile epidemia di peste (1348) papa Gregorio XI decise di concedere in feudo la città ai Conti di Segni. A quel periodo risale la nascita della signoria dei Colonna, nel 1427, i quali, nel 1569, otterranno il celebre Ducato di Paliano, comprendente anche Serrone.

Il ducato nacque per volontà papale, fu infatti papa Paolo IV, nel 1556, a costituirlo, in favore del nipote Giovanni Carafa. Il territorio venne individuato accorpando 36 feudi, tutti confiscati ai Colonna nella zona di Campagna e Marittima. La nobile famiglia riuscì, tuttavia, a tornare padrona dei possedimenti al termine del pontificato di Paolo IV, proprio nel 1559.

Grazie al favore del nuovo papa, Pio IV, la famiglia ottenne un nuovo titolo. Il pontefice, infatti, decise di elevare lo status del ducato a quello di principato.

Ai primi decenni di occupazione dei Colonna risale la costruzione, a Paliano, di uno splendido palazzo in materiale vulcanico. L’edificio, collegato alla chiesa locale tramite una cappella e una cripta, ospita tutt’ora le vestigia mortali di molti membri della famiglia.

Il nuovo status di principato rimarrà tale fino al 1816. In quell’anno papa Pio VII decise di imporre sui feudatari elevati oneri fiscali e dunque i Colonna abbandonarono molte delle terre pertinenti al principato di Paliano.

L’età contemporanea

Nel frattempo, la pace, sotto la quale giaceva la città, venne interrotta dall’arrivo delle truppe francesi di Napoleone, che incluse Serrone nella Repubblica Romana. Molti furono dopo gli smottamenti amministrativi che il centro dovette subire. Nel 1870, infatti, entrò a far parte del neoistituito Circondario di Frosinone, facente parte della provincia di Roma. Poco più di 60 anni dopo, nel 1927, la città entrò, per regio decreto nella nuova Provincia di Frosinone, come parte del mandamento di Paliano.