La mela della morte: la Mancinella
Quando guardiamo piante e fiori, noteremo di sicuro i loro colori e odoreremo i loro profumi, non pensando che alcune di esse possono essere molto velenose. In botanica infatti esistono molte specie vegetali che se ingerite o toccate possono danneggiare l’uomo.

Tra le più note c’è sicuramente la Hippomane Macinella, una piante che si trova in Florida e alle Bahamas, e, in generale, è comune in tutto il Nord del Sud America. Il nome è di origine spagnola e si riferisce ai frutti che fa; Macinella infatti deriva da Manzanilla che è appunto mela della morte perché i suoi frutti assomigliano moltissimo a quelli del melo, ma non sono assolutamente commestibili. È una pianta sempre verde che può raggiungere anche più di dieci metri di altezza. Tutta la pianta, quindi dal tronco al frutto, ha delle potenti tossine ( prima fra tutte il Forbolo) che irritano la pelle, causando come delle bruciature. La potenza del veleno è talmente forte che anche solo sostare sotto la sua chioma durante la pioggia, potrebbe causare dermatiti. Queste lesioni non sono ovviamente mortali, ma possono lasciare profonde cicatrici.

Se però si mangia il frutto, questo può portare alla morte. È talmente alta la sua pericolosità che in Florida e in alcune parte del Sud America, questi alberi sono stati contrassegnati con cartelli per avvertire della sua tossicità che sembrerebbe essere solo dannosa per l’uomo. Nell’Ottocento, vari zoologi hanno notato che specie di iguana, come quello nero, ne mangiava i frutti senza aver problemi. Con probabilità, si tratta di una tossina per l’uomo e basta che ne deve stare alla larga. Sebbene sia quindi pericolosa, molti popoli indigeni la usano ancora come fonte di legname; il suo tronco è infatti molto resistente.
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