FRIGIDAIRE, La rivista divenuta un fenomeno di culto negli anni ’80 in mostra a Castelfranco veneto

Si inaugura questo pomeriggio, alle ore 18.00, presso il centro culturale Zephiro di Castelfranco veneto l’esposizione di FRIGIDAIRE, la rivista che fu un autentico fenomeno culturale a partire dagli inizi degli anni ’80. All’interno della mostra verrà proiettato anche un documentario sulla storia della rivista e verranno esposti i fumetti realizzati dai partecipanti al corso di fumetto tenuto recentemente presso Zephiro da Federico Pietrobon.

Storia di Frigidaire: la rivista più irriverente d’Italia
(courtesy Esquire). Immaginate una rivista alternativa in cui arte, fumetti, musica, inchieste giornalistiche e molto altro si incontrano, questo è quello che Frigidaire ha rappresentato dal 1980 al 2008. Sebbene venisse identificata come una rivista, Frigidaire si basava su un concetto di comunicazione a 360° e non amava le rigide etichette. Un progetto di comunicazione, nato in un momento di grande specialismo, che abbraccia varie forme di espressione, dalla musica al silenzio, dal disegno alla parola scritta.

La storia della rivista Frigidaire
La rivista nasce dall’unione di più menti creative: Andrea Pazienza, Tanino Liberatore e Massimo Mattioli che si sono unite per creare qualcosa di nuovo, che mancava nel panorama artistico italiano. Frigidaire viene fondata nel 1980 dopo un anno di lavoro tra Stefano Tamburini, ex direttore e fondatore della rivista Cannibale, Vincenzo Sparagna, che faceva parte della direzione de Il Male e Filippo Scòzzari. L’idea originaria, che venne portata avanti per anni, è quella di creare una pubblicazione trasversale, che abbracciasse e trattasse di diverse tematiche. Arte, satira, musica, politica, letteratura, filosofia, fumetto e giornalismo d’assalto insieme per creare qualcosa di nuovo, qualcosa che diventerà un vero e proprio culto tra i giovani dell’epoca ma non solo.
Uno dei volti del progetto è proprio il controverso artista e fumettista Andrea Pazienza, che presenta la rivista in occasione del Lucca Comics del 1980. Pazienza, come previsto fa scalpore e non solo per le illustrazioni presenti all’interno di Frigidaire che portano la sua firma: esibisce una siringa e mima un’iniezione di eroina. Il primo numero esce in edicola il 28 ottobre 1980, ed è composto da 84 pagine in formato magazine con una cover dedicata ai Devo.

La redazione conta molti talenti, oltre a Pazienza, troviamo Filippo Scozzari, Stefano Tamburini, Mario Schifano e Oreste Del Buono. La libertà di espressione prende il sopravvento e accanto alla piena libertà di invenzione raggiunta dai suoi autori di fumetti, vi è anche l’incredibile numero di scrittori, narratori, reporters, fotografi, cineasti e musicisti che trovano in Frigidaire un luogo, uno spazio, una patria ideale.
Frigidaire sarà, tra le altre cose, la prima rivista in italia a parlare, per mezzo di un reportage, del virus dell’HIV, nel 1983. La disinformazione dilaga e Frigidaire, grazie alla penna di Paolo Brogi si fa portavoce (anticipando i tempi) della verità riguardo alla malattia più chiacchierata degli anni ‘80-’90. La rivista spiegherà come la malattia sia contraibile da chiunque, indipendentemente dall’orientamento sessuale.

Altra caratteristica della rivista è la replicazione di famose testate in modo satirico e ai falsi bollettini dell’URSS e a Il Lunedì della Repubblica si aggiunge poi anche un falso dell’Unità – chiamato La piccola Unità. Ovviamente, per quanto irriverente, questo affronto costerà caro alla rivista underground: le denunce, i processi, le cause milionarie renderanno difficile la sopravvivenza della rivista. I grandi cambiamenti della società italiana verranno raccontati sempre con ironia e mostrando un punto di vista artistico, una sensibilità unica che supererà anche i confini nazionali.
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