Il Cecil Hotel, l’albergo dei suicidi

Esistono luoghi che sono famosi non tanto per la loro architettura e bellezza, ma per fatti macabri ( suicidi o omicidi) che ne hanno accresciuto la popolarità nel corso del tempo, tanto da richiamare anche attori o attrici famosi e band musicali. È sicuramente il caso dell’albergo, forse più noto di Los Angeles: il Cecil Hotel.

Il Cecil Hotel, l’albergo dei suicidi

Costruito nel 1924 da tre imprenditori statunitensi ( W. Bank Hanner, C. L. Dix e R. H. Schops), fu aperto nel 1927 dopo tre anni di costruzione e un investimento pari a un milione e mezzo di dollari. Ancora oggi, ha settecento camere e conserva i caratteristici elementi di Beaux art; uno stile che riprende in chiave moderna i topos artistici di correnti passate, come il neoclassico o il barocco. Fin da principio, ebbe una cattiva stella; infatti, qualche anno dopo la sua apertura, tutta l’America, e quindi anche i tre imprenditori, caddero nella Grande Depressione. Fu soprattutto l’anno del 1929 quello che colpì di più i tre.

Il Cecil Hotel. Foto di Jim Winstead. Wikipedia.
I suicidi e gli omicidi

Da questo momento, le sorti del Cecil Hotel furono molto travagliate. Dopo una fase di gloria e di fama intorno agli anni Quaranta, i turisti iniziarono ad andare altrove. Sicuramente complice di questo declino, fu anche la crescente criminalità della zona, dove era costruito. Skid Row divenne la dimora di decine di migliaia di senzatetto, alcune stime parlano addirittura di diecimila. È chiaro che questo danneggiò moltissimo la fama del Cecil, il quale piano piano iniziò a svuotarsi. Ed è proprio in questo periodo che cominciarono i suicidi: il primo fu nel 1931, quando un ospite si uccide, inghiottendo del veleno. Il picco però si raggiunse intorno agli anni Cinquanta, tanto che era conosciuto come “The suicide” e non più il Cecil Hotel.

L’insegna nel 2013. Foto di ZhengZhou. Wikipedia.

I suicidi furono solo una parte dei fatti macabri qui accaduti. Non mancarono infatti nemmeno omicidi. Con l’aumento della criminalità nella zona, fu inevitabile che l’hotel divenisse un luogo per traffico di droga e prostitute. Il primo assassinio confermato fu quello di Goldie Osgood ( conosciuta anche come Pigeon Lady) che il personale dell’albergo trovò accoltellata nella sua camera. Inoltre, intorno agli anni Ottanta, il serial killer Richard Ramirex ( noto come Night Stalker) alloggiò qui diversi. E infine negli anni Novanta, il pluriassassino Jack Unterweger che prese una stanza per circa un mese e durante il quale uccise, secondo quello che emerse dal processo, tre prostitute. L’ultima morte sospetta risale al 2013 quando ritrovarono il corpo della giovane Elisa Lam nella cisterna per l’acqua dell’hotel.

Negli anni più recenti, alcuni imprenditori lo hanno restaurato e il consiglio comunale della città lo ha decretato monumento storico di Los Angeles.