Jane, la prima regina d’Inghilterra che però governò solo 9 giorni

Il personaggio di Jane Grey non è molto famoso, anzi viene quasi tenuto “oscurato” dalle cronache reali inglesi. Eppure Jane, nata nel 1537 nei pressi di Leicester, è stata la prima regina d’Inghilterra e Irlanda in assoluto. Ella era figlia di lady Frances Brandon, a sua volta figlia di Maria Tudor. La nonna era sorella di re Enrico VIII. Questo la poneva quarta in linea di successione del trono. Il padre invece era Henry Grey, marchese di Dorset e duca di Suffolk.

Sopra di lei in linea di successione si avvantaggiavano Enrico VI, Maria I ed Elisabetta I, suoi cugini. Inoltre per discendenza vantava legami di parentela con la regina Elisabetta Woodville ed Elisabetta di York.

 

L’infanzia

Jane fin dalla tenera età fu fatta oggetto delle ambizioni de genitori, che avrebbero voluto vederla sul trono. Proprio per abituarla alla vita di corte, che nel 1546, all’età di 9 anni, fu mandata a ricoprire il ruolo di dama di compagnia per Caterina Parr, sesta moglie del re. Nel 1547 Enrico VIII morì e sul trono salì Edoardo VI d’Inghilterra. Caterina si sposò nuovamente con l’ammiraglio Thomas Seymour. Di conseguenza Jane si trasferì a Whitehall, dedicandosi allo studio assieme alle cugine Maria ed Elisabetta.

Jane in giovane età

L’ammiraglio Seymour era fratello del consigliere del nuovo re. Approfittando della presenza di Jane, ordì un piano ai danni del fratello. Quando la ragazza ebbe compiuto dodici anni nel 1548, tentò di farla sposare con Edoardo per poi scalzare il fratello dal ruolo di consigliere e cercare di governare approfittando della giovane età del re e della sua sposa. Il tentativo fallì, ma Thomas Seymour non si diede vinto e cercò di deporre Edoardo l’anno successivo. Anche questo nuovo piano andò a monte e l’ammiraglio fu mandato a morte per alto tradimento. Jane nel frattempo, per non subire le conseguenze del complotto tornò a casa dei genitori.

Il testamento di Enrico VIII e il matrimonio di Jane

Re Enrico VIII nel testamento aveva previsto che se il figlio Edoardo VI non avesse avuto prole prima della morte ( o le sorelle Maria ed Elisabetta), il trono sarebbe dovuto andare a discendenti inglesi e non stranieri. La sorella maggiore di Enrico, Margherita, era esclusa a priori avendo sposato lo scozzese Giacomo IV Stuart. I nipoti di Maria Tudor invece, ovvero Jane, la sorella Chaterine e la sorella Mary erano possibili aspiranti alla successione.

Nel 1553 su decisione dei genitori, Jane sposò Guilford, figlio di John Dudley, I duca di Nortumbria, nonchè nuovo consigliere di Edoardo VI. Ad orchestrare le nozze fu proprio il duca, che per raggiungere maggior potere voleva convincere il re a designare la cugina Jane come successore al trono. Di conseguenza il figlio Guilford sarebbe potuto divenire re o principe. Questo gioco escludeva però Maria (che poi la storia ricorderà come “la sanguinaria”).

Jane e Guilford non si sopportavano, tanto che il matrimonio fu consumato soltanto un mese dopo le nozze e probabilmente dietro pressione dei rispettivi genitori. Successivaamente i rapporti tra i due si ammorbidirono, anche perchè lo stesso anno giunse la tanto attesa morte di Edoardo VI. La storia ufficiale descrive la sua morte prematura a causa della tubercolosi, ma sono molti i sospetti che sia stato fatto avvelenare proprio dal duca di Nortumbria.

La breve ascesa al trono di Jane e la morte

 

Come previsto Jane era stata designata come successore di Edoardo, ma alla notizia che sarebbe divenuta regina si impaurì e rifiutò l’incarico. Temeva le troppe responsabilità e probabilmente di essere avvelenata a sua volta. Jane temeva anche la vendetta della cugina Maria, affermando che era ella la legittima erede. Jhon Dudley, che era un abile manipolatore però, riuscì a convincerla facendo leva sulla sua fede religiosa. Jane infatti era anglicana, mentre Maria era cattolica e di conseguenza avrebbe indotto il suo popolo a seguire questa corrente religiosa.

Jane accettò dunque il suo ruolo, ma la sua avventura sul trono durò appena nove giorni, poichè Maria che godeva del consenso popolare giunse in armi deponendola. La neo regina e il marito furono rinchiusi nella Torre di Londra, mentre John Dudley  fu fatto decapitare.

La regina Jane in una miniatura del ‘500

Dopo 8 mesi trascorsi in prigione, Jane e Guilford furono condannati a morte, poichè Maria temeva una sommossa protestante. I due furono decapitati nel febbraio del 1554. Prima fu ucciso il marito. Quando fu il suo turno, Jane chiese perdono a Maria per averla oltraggiata usurpando il trono e si proclamò innocente, forse con un ultimo tentativo di ottenere la grazia. Quando la bendarono non riuscì a trovare il ceppo dove appoggiare la testa. Era frastornata ed impaurita. Dalla folla si fece avanti il decando della cattedrale di San Paolo, John Feckenham che la aiutò a poggiare il capo e le diede l’ultimo conforto spirituale. Feckenham durante la prigionia aveva avuto una conversazione costruttiva con Jane riguardo la fede riformata. Questo dettaglio è stato reso celebre da un quadro di Paul Delaroche del 1833.

L'Esecuzione di Lady Jane Grey nella Torre di Londra nell'anno 1554 (1833). Londra, National Gallery

Il corpo di Jane fu sepolto in una tomba anonima fino al 1876, quando per decisione della regina Vittoria fu traslato nella cappella reale della chiesa di San Pietro Vincula, accanto ad Anna Bolena e Caterina Howard, regine ripudiate e fatte uccidere da Enrico VIII.

 

 

 

 

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