Casa albero di Fregene. Opera unica, dirompente, d’avanguardia. Un’icona dell’architettura sperimentale, in abbandono

La casa albero di Fregene esaltazione del calcestruzzo grezzo
La casa albero o casa sperimentale tra Brutalismo e Futurismo progettata da Giuseppe Perugini viene costruita a Fregene, Lazio alla fine degli anni ‘60.

Si tratta di un progetto sperimentale sia nella forma che nell’uso dei materiali, che rimandano all’architettura brutalista caratterizzata dall’uso del calcestruzzo grezzo. L’edificio sembra quasi sospeso tra gli alti alberi che la circondano, evocando allo stesso tempo l’archetipo del “nido” come luogo sicuro dove ritirarsi.

Nella foto la casa albero vista da sotto. La casa albero: costruttivismo e fascinazioni extraterrestri

La costruzione colpisce per il suo singolare aspetto esteriore, con la tessitura delle travi e dei pilastri a vista che sostengono dei volumi prefabbricati, l’impianto non regolare. Giuseppe Perugini, la moglie e il figlio trasformarono la costruzione della loro casa di vacanze in un’occasione di sperimentazione, riflessione libera sugli spazi dell’abitare e dialogo con il contesto della pineta.

Una esasperata sperimentazione futurista

Si tratta di un nido futuristico in calcestruzzo, incastonato nel verde della pineta. Oggi versa in stato di assoluto abbandono. Tuttavia, il sito desta l’interesse o anche solo la curiosità di molti Fotografi, studiosi e visitatori, per il quale c’è un progetto di recupero in casa-museo. Purtroppo anche i vandali hanno fatto più volte tappa alla Casa Albero di Fregene. Tremendamente glamour con le sue forme in bilico tra rimandi costruttivisti e fascinazioni extraterrestri, l’abitazione sperimentale dei Perugini resta soprattutto il frammento superstite di un’utopia, la testimonianza di un visione anti-urbana.

Una fotografia dell’interno vandalizzata e in completo abbandono

Giuseppe Perugini (Buenos Aires, 17 marzo 1914 – Roma, 19 settembre 1995) è stato un importante architetto argentino che ha operato in Italia. Arriva a Roma nei primi anni trenta dove frequenta i maestri come Adalberto Libera. Dopo la guerra, inizia subito una intensa attività didattica e professionale, partecipando alle iniziative promosse dal Ministero dei lavori pubblici per la formulazione di una normativa destinata a uniformare i processi di ricostruzione del Paese.

C’è un tentativo di valorizzazione della costruzione. Raynaldo Perugini, coprogettista insieme ai suoi genitori dell’opera organizza visite guidate a gruppi. La speranza è che si pensi finalmente ad un restauro della costruzione unica nel suo genere.
Opera unica, dirompente, d’avanguardia, la Casa Albero progettata a partire dalla metà degli anni ’60 da Giuseppe Perugini, Uga De Plaisant e Raynaldo Perugini nella tranquilla Fregene è diventata un’icona dell’architettura sperimentale. La Casa Albero aprirà le sue porte con visite speciali curate da Raynaldo Perugini, in collaborazione con Open House Roma che daranno avvio ad una nuova fase di valorizzazione dell’opera. Infatti ad oggi la Casa Albero è disabitata e in attesa di restauro.
Degrado inspiegabile

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