Il tempio dell’Umanità che si trova in Italia

Non tutti sanno che esiste un Tempio dell’Umanità in Italia. Questo edificio si trova a Vidracco, nel comune di Torino, è appartiene alla Fondazione di Damanhur. Fondata nel 1979 da O. Airaudi, è una congregazione di persona, basata sulla filosofia dell’amore e del divino; in particolare, ricercano nei vari campi della percezione e della sensibilità. In base alle ricerche, hanno ideato la tecnica Selfica, secondo la quale è in grado di concentrare e, soprattutto rindirizzare, le energie vitali.

Sede di Damanhur. Foto di Pjw7. WIkipedia.

Iniziato a essere edificato nel 1978, è una costruzione ipogea ( sotterranea) scavata nella roccia. Sebbene ancora non sia completata, esiste un progetto di completamento che dovrebbe terminare negli anni a venire. Questo tempio venne allo scoperto quando nel 1992 saltò sulle pagine dei giornali perché il tempio, secondo alcuni controlli, era stato costruito senza le dovute autorizzazioni urbanistiche. Oggi la Federazione di Damanhaur ha risolto i problemi tecnici e quindi ha proseguito la sua costruzione; esso, infatti, ha una struttura molto complessa.

È articolato in sette sale principali, ognuna delle quali rappresenta metaforicamente le stanze interiori dell’essere umano e, in quest’ottica, quindi, camminare attraverso le sale è un viaggio dentro di sé. I costruttori infatti hanno pensato a ogni dettaglio: dal colore  alle misure. Ogni decoro o oggetto segue un preciso codice filosofico, tanto che cambia l’acustica di stanza in stanza, le pareti sono affrescate e i pavimenti in marmo. Ogni spazio è dedicato quindi a un particolare aspetto: quello dell’acqua che invita alla creatività, quello del Tempio Azzurro dedicato alla meditazione sulle questioni sociali, la Sala della Terra e quella dei Metalli,  il Labirinto, la Sala delle sfere e degli specchi.

Immagine del Tempio dell’Umanità. Foto di Gufo Mandragora. WIkipedia.

Come si evince dal numero delle stanze, la planimetria è molto ampia: a oggi sono, infatti, circa 8.000 metri quadrati. Oggi è parte dei beni della Sovrintendenza.