I giardini pensili di Babilonia

-I giardini pensili di Babilonia –

Per gli antichi popoli greci e romani esistevano sette meraviglie del mondo, ossia strutture o opere talmente straordinari da considerarsi le migliori del loro mondo. Tra questi c’erano anche i leggendari giardini pensili di Babilonia; leggendari, perché già dalla localizzazione di Babilonia, gli storici nutrono profondi dubbi.

Le incertezze sulla sua localizzazione

La localizzazione della città mesopotamica con i suoi giardini non è, infatti, del tutto certa: alcuni la collocano nelle vicinanze di Baghdad (Iraq), altri, invece, sospettano che la sua esistenza sia soltanto un mito antico. Di conseguenza, anche i giardini pensili non hanno trovato nella storiografia una localizzazione sicura. In molti si sono cimentati in quest’ardua impresa: da R. Koldewey, primo archeologo a condurre gli scavi tra il 1899 e il 1917.

I giardini pensili di Babilonia. Wikipedia.

Koldewey teorizzò, dopo il ritrovamento di una struttura coperta di volte, composta da quattordici stanze, che si trovassero nell’angolo nord-orientale del Palazzo meridionale. A suo dire, questo era confermato dalla scoperta, in quelle stanze, di un pozzo con dei fori, probabilmente facente parte del sistema idrico babilonese. Quest’ipotesi però non trovò d’accordo colleghi, in quanto l’Eufrate era troppo distante per provvedere all’approvvigionamento idrico.

Le teorie più recenti

Anni dopo, anche lo studioso D. J Wiseman, noto archeologo inglese, s’interessò a questo dilemma storico, teorizzando che i giardini, al contrario di Koldewey, fossero dalla parte settentrionale del palazzo Sud. Anche questa teoria fu smentita, negli anni Novanta del Novecento, da D. W. W Stevenson, il quale affermava che la zona proposta da Wiseman non poteva essere, poiché era già coperta dall’Eufrate. Propose quindi l’idea, secondo cui i giardini sarebbero stati edificati in un edificio a terrazze assestante  al palazzo Sud. Insomma, nel corso degli anni, la questione si è rilevata complessa, tanto da appassionare ancora oggi gli addetti ai lavori.

Riproduzione di come sarebbero stati i giardini di Babilonia. Wikipedia. Wikipedia.

L’ultima teoria è quella della studiosa S. Dalley: i giardini non sarebbero stati a Babilonia, ma a Ninive, città a Nord della Mesopotamia. Il cambio di luogo è confermata dalle numerose fonti classiche che testimoniano e raccontanti di rilevanti lavori idrici a Ninive.

Al di là della localizzazione dei giardini pensili, come veniva alimentata questa meraviglia del mondo? Il sistema d’irrigazione era quello dei noira, un insieme di ruote idriche messe in moto dalla forza della corrente. Questo metodo era diffuso in Oriente già dal XIV sec. A.C, è dunque probabile che sia stato proprio questo.

Quello che oggi rimane è però solo frutto di labili prove storiche che però non diminuiscono il fascino nei loro confronti; solo al pensiero di questi meravigliosi giardini, ci rende ancora più curiosi nei confronti di questo antico popolo.

Per approfondire la civiltà babilonese: https://www.prometeomagazine.it/2021/07/15/la-creazione-mito-mesopotamico/

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