Architettura. Luigi Moretti, Il Watergate Complex di Washington. Il palazzo dello scandalo

Una particolare inquadratura del complesso Watergate a Washington
Il Watergate è stato costruito tra il 1962 e il 1971 su progetto del grande architetto Italiano Luigi Moretti con la collaborazione di alcuni colleghi Architetti statunitensi associati per l’esecuzione del lavoro, Architetti Elmore, Corning, Moore e Fischer, di Washington.

“Con l’ammirevole fair play degli americani, – afferma in uno scritto Gio Ponti – le autorità, approvando l’architettura di Luigi Moretti, gli han fatta lode: ed è a noi il compiacersi che la prima grande opera di architettura di un architetto italiano negli Stati Uniti meriti questo elogio.

E che essa sia riconosciuta per virtù creative singolari, estranea a quell’uniformità che è l’aspetto più rinunciatario dell’architettura moderna in tutto il mondo, che procede su canoni di una progettazione tecnico-economica, indifferente a luoghi, climi, atmosfere, linguaggi.

Quest’architettura di Moretti non è una ‘importazione’ in suolo americano di un modo di ‘operare architettura’ nel conformismo moderno da parte di un architetto europeo; è frutto invece di un modo europeo, italiano, di concepire l’architettura legata a quel luogo, a quell’atmosfera nella quale abbia a sorgere.

È un omaggio all’America degli Stati Uniti da parte di un architetto italiano tra i nostri massimi, di un’opera autentica, unica, d’un impegno creativo: è un omaggio ai grandi non conformisti americani, da Frank Lloyd Wright ad Eero Saarinen”.

Nella foto, a sinistra, Luigi Moretti

con il gruppo dei suoi collaboratori

 

“Il parco nel quale l’architettura andava immersa – si legge in un articolo della rivista Domus – non le permetteva l’espressione rigida, tipica delle strutture reticolari, e la immediata pressione della città impediva tuttavia figure eccessivamente fantasiose o distorte, e Moretti si è ricordato allora delle belle espressioni architettoniche settecentesche di Bath, dove edifici articolati secondo curve abbastanza regolari si innestano esemplarmente nel verde.

Con questa libertà di immagini architettoniche, appoggiate alle suggestioni della forma naturale del terreno, digradante ad anfiteatro dalla città verso il fiume, Moretti ha impostato la composizione generale così come, attraverso numerosi passaggi, oggi essa qui appare, ponendone l’accento in un andamento ad anfiteatro aperto sul Potomac e sul parco, in cui ogni appartamento ‘si sente’ un palco aperto sulla scena leggendaria del fiume.

Il linguaggio architettonico è stato da lui impostato con estrema semplicità, appoggiandolo soltanto alla plastica dei volumi generali e al chiaro-scuro del taglio orizzontale dell’intero edificio e del libero gioco dei balconi.
Un grande complesso architettonico negli USA di un grande architetto Italiano

Prima di impostare questo progetto, Moretti ha cercato di intendere gli elementi formativi del carattere di Washington, così particolare e atipico, rispetto alle altre città americane. In questa città egli ha riconosciuto tre componenti fondamentali, tre strutture, in parte già delineate nel piano originale di L’Enfant.

Prima componente è la struttura monumentale rappresentativa nei due assi ortogonali lungo i quali si allineano gli edifici rappresentativi del governo e ai cui apici dominano i quattro monumenti caratteristici: il Lincoln Memorial, il Washington Monument, il Campidoglio e la Casa Bianca.

Seconda componente è la struttura reticolare, ippodamea, tipica delle città americane, attraversata da alcune vene diagonali. Terza, la grande composizione dei parchi, delineata compiutamente alla fine dell’Ottocento, che trova l’inizio sulle sponde verdi del Potomac e si inserisce poi liberamente, naturalmente, nella città, con il suo carattere di romantico disegno all’inglese”.

Un altra vista aerea del Watergate di Washington

Per approfondire: https://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Moretti_(architetto)

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