L’attore Brad Pitt ha deciso di fare l’artista. In particolare lo scultore.

Brad Pitt ha deciso di fare l’artista. In particolare lo scultore ed è pure bravo. Di recente ha esposto alcune sue opere in una mostra assieme ad altri due artisti, al Sara Hildén Art Museum di Tampere, in Finlandia. La mostra, dal titolo We, rimarrà aperta fino al 15 gennaio 2023.
Uno degli attori più bravi di Hollywood Brad Pitt può essere definito a buon merito un artista anche nel senso più “classico” del termine. L’attore debutta in una collettiva con il musicista Nick Cave e l’artista Thomas Houseago.
La mostra è una personale di Thomas Houseago, scultore con una certa notorietà nell’ambiente dell’arte internazionale. Ma la scena se l’è presa inevitabilmente Brad Pitt.
Il terzo è un’altra star, dell’arte musicale, Nick Cave, famoso musicista, cantautore, leader dei Bad Seeds e idolo esistenziale. Insomma, “We” è il titolo voluto da Houseago, dunque noi è una supermostra da red carpet.
La mostra collettiva di star si è svolta negli spazi del museo di proprietà della fondazione intitolata all’imprenditrice della moda e collezionista Sara Hildén. Thomas Houseago presenta una serie di sculture e nuovi dipinti, insieme a ceramiche di Nick Cave e sculture di Brad Pitt.
Le opere di Brad Pitt, presentate per la prima volta al pubblico, risentono della sua esperienza accumulata nei tanti film di azione.

Opere non banali che hanno un forte impatto visivo. Vi sono varie sculture a forma di casa in silicone trasparente colpite da colpi di arma da fuoco di diverso calibro che mostrano la traiettoria e si bloccano nella materia plastica, il movimento distruttivo. Poi un pannello in gesso raffigura la scena di uno scontro a fuoco.
Cave, nel suo stile un po’ apocalittico, invece ha realizzato delle figurine in ceramica smaltata che raffigurano la vita del Diavolo in 17 stazioni e altrettanti pezzi di altezza compresa tra 15 e 50 centimetri, ciascuno realizzato a mano.

Brad Pitt si ricorderà protagonista di film di grande impatto come “Fight Club” di David Fincher alla trilogia “Ocean’s” di Steven Soderbergh, fino a “C’era una volta a…Hollywood” di Quentin Tarantino. L’attore dichiara di essere arrivato alla scultura da “autodidatta”. I suoi lavori rispecchiano delle riflessioni interiori e le esperienze cinematografiche vissute nel corso della carriera.
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