L’arte spagnola a Trevi nel Lazio
-L’arte spagnola a Trevi nel Lazio-
In italiano il suo nome sarebbe stato Giovanni Andrea Ricci, ma dagli studiosi dell’arte è conosciuto come Juan Andrès Rizi: noto pittore spagnolo che ha lasciato molte opere nel nostro paese, soprattutto a Trevi nel Lazio (provincia di Frosinone).

Juan nasce nel 1595 in Spagna; secondo molti, da genitori italiani. Sembrerebbe, infatti, che il padre Antonio fosse nato proprio nel borgo trebano e poi emigrato in Spagna in cerca di fortuna. Qui, la famiglia Rizi (una spagnolizzazione del cognome italiano Ricci) avrebbe avuto una nota ascesa sociale, grazie anche al talento artistico di Antonio, il quale riuscì ad affermarsi alla corte spagnola come pittore di corte. Per di più, al padre gli furono commissionati numerosi lavori per il noto Monastero di Escorial, fra i più maestosi dell’intera Spagna. Ed è proprio qui che nacque il suo primo figlio, Juan.

Dopo l’infanzia e l’adolescenza, Juan intraprese la carriera ecclesiastica, prendendo i voti nell’ordine benedettino. La sua vestitura, secondo le notizie tramandate, avvenne intorno alla metà del Seicento, nel 1627, quando entrò nel Monastero di Montserrat in Catalogna. Qui, continuò lo studio della teologia e delle Sacre Scritture, ricalcando anche le orme del padre; infatti, si avvicinò notevolmente allo studio della pittura. In poco tempo passò dalla teoria alla pratica, tanto che in questo Monastero, ancora oggi, sono conservati suoi numerosi dipinti.
Il richiamo della terra d’origine della sua famiglia però non mancò ad arrivare e così nel 1670 decise di recarsi in Italia: dapprima a Roma e poi di tornare nel borgo natio del padre, Trevi nel Lazio. La sua presenza qui è ben attestata; infatti, nella Collegiata di Santa Maria Assunta, sono conservati, tutt’oggi, otto dipinti del “monaco-pittore”.

Lo stile di Juan è riconducibile alla corrente barocca; infatti, se ci soffermiamo ad ammirarli noteremo le caratteristiche principali di questo stile, come la larga pennellata, il dinamismo pittorico e il costante gioco di luci e ombre che dona una solenne profondità visiva. Ultimamente è iniziato il progetto di restauro dei dipinti, i quali, come immaginabile, richiedono una conservazione speciale. Questo è stato possibile grazie a un benefattore -prof. V. Berardi-, il quale finanzierà l’intera opera di manutenzione.
Il Comune di Trevi nel Lazio, inoltre, sta riscoprendo questo interessante pittore; infatti, fin dal 2017 sono stati organizzati numerosi convegni e conferenze che le hanno approfondito l’attività artistica. Juan morirà nel 1681 a Cassino.
Per approfondire gli elementi decorativi della Collegiata di Santa Maria Assunta: https://www.prometeomagazine.it/2022/02/09/la-storia-dellorgano-della-chiesa-di-santa-maria-assunta-di-trevi-nel-lazio/
Giada Marzocchi