Dal giuliano al gregoriano: la riforma del calendario
Il calendario è uno di quegli strumenti che non può mancare nelle nostre case e uffici. Ci aiuta a organizzare la nostra vita privata e professionale. Oggi, ovviamente, non sono solo cartacei, ma ce ne sono digitali, presenti in ogni tablet, cellulare o computer. Ma, chi ha inventato il calendario che conosciamo tutti noi?
Dal calendario giuliano a quello gregoriano
A crearlo fu Papa Gregorio XIII che lo introdusse nel 1582 ed è quello in cui, ancora oggi, si calcola il tempo nel mondo cristiano. Prima di quello gregoriano, il tempo era misurato secondo il cosiddetto Calendario giuliano. Essa fu creato da Giulio Cesare nel 45 a. C; era un calendario solare in cui l’anno corrente iniziava il primo gennaio e durava 365 giorni e un quarto che veniva recuperato con un anno bisestile, ogni quattro anni.

Il calendario giuliano aveva però l’inconveniente di accumulare ritardo ogni 128 anni. Può sembrare un errore da poco, ma quando accadeva, poteva anticipare o posticipare alcuni giorni, come accade nel 1477. In questo anno, infatti, l’equinozio di primavera fu anticipato dal 21 al 12 marzo, questo comportò, dunque, lo spostamento di alcune festività religiose, come la Pasqua che non ha una data fissa.

Visto, quindi, questa lacuna, nel 1514 il Concilio Laterano decise di correggere l’errore. Consultarono diversi astronomi per ovviare il problema, tra questi ci fu anche Copernico, il quale, però, rifiutò perché credeva che prima del calendario, dovessero essere cambiate alcune teorie astronomiche. Nonostante il netto diniego, il Concilio utilizzerà i suoi calcoli per il nuovo calendario.
A realizzarlo fu Cristoforo Clavio, noto astronomo del Cinquecento e amico di Galileo. Clavio decise così che, per ovviare al problema di quello giuliano, si decidesse di considerare il giorno successivo a quello del 4 ottobre del 1582 come il 15 dello stesso mese, dunque avanzando di undici giorni. Inoltre, rivide il calcolo dei mesi bisestili.
La riforma del calendario cambiò la concezione del tempo del mondo cattolico. L’ Inghilterra lo accettò nel 1752, la Grecia, invece, solo negli anni Venti del Novecento. La Chiesa Ortodossa lo accettò nel 1918, dopo la rivoluzione in Russia.