Inaugurata il 28 maggio al Museo Le Carceri di Asiago, la mostra “LIGABUE – UN ALTRO MONDO”. L’esposizione, a cura di Marzio Dall’Acqua e Vittorio Sgarbi, organizzata da Augusto Agosta Tota.
“Ospitare ad Asiago la mostra ‘Ligabue un altro mondo’ curata da Marzio Dall’Acqua e Vittorio Sgarbi” – ha dichiarato ad un giornale locale con soddisfazione il sindaco di Asiago, Roberto Rigoni Stern – “è per l’Amministrazione comunale motivo di soddisfazione, un evento di grande rilievo che rappresenta per noi un’occasione straordinaria per puntare ad un turismo culturale, per collocarci nell’ambito del panorama nazionale e qualificare Asiago come città aperta al mondo dell’arte. Di Ligabue, uno dei maggiori protagonisti dell’arte italiana del XX secolo, facciamo nostra la “lotta istintiva per ottenere il proprio posto nel mondo” continuando a proteggere e a far conoscere il nostro territorio per la sua unicità e le sue risorse”.
L’esposizione è una delle iniziative per rilanciare Asiago al centro del dibattito culturale anche attraverso le esposizioni del Museo delle Ex Carceri di Asiago.
Un progetto ambizioso che mira ad accrescere il livello delle esposizioni del Museo delle ex Carceri in cui, già in passato, Asiago aveva ospitato opere di autori quali Picasso, Dalì, De Chirico, Guidi, Wharol e tanti altri.
“E’ proprio ‘Un altro mondo’ quello che Ligabue voleva raccontare attraverso le sue opere, un concetto sul quale il noto critico d’arte Vittorio Sgarbi si è molto soffermato durante la conferenza stampa lo scorso 28 maggio – spiega il giornale Altovicentino on line – . L’esposizione promossa dal Comune di Asiago in collaborazione con la Fondazione Archivio Antonio Ligabue di Parma, con il patrocinio di Regione Veneto e Provincia di Vicenza e Unione Montana, si prefigge lo scopo di presentare l’opera di Antonio Ligabue, uno dei maggiori protagonisti dell’arte italiana del XX secolo, esponendone oltre 70 opere tra dipinti, disegni e sculture, tra le quali capolavori come “Pascolo montano” del 1928, “Gattopardo con teschio” del 1933, “Diligenze con castello” del 1952, “Tigre assalita dal serpente” del 1953, “Autoritratto” del 1954.
La mostra visitabile fino al 30 ottobre prossimo, introduce l’arte di questo genio visionario sempre in evoluzione, la sua appassionata ricerca che sapeva inventare e rinnovare usando colori violenti e comunque armonici nella loro pressante suggestione emotiva, proponendo un’iconografia insieme popolare e raffinata.
Un excursus all’interno dei tre periodi canonici in cui è stata suddivisa la produzione artistica dell’autore: dagli animali domestici dei primi anni, alle tigri dalle fauci spalancate, i leoni mostruosi, i serpenti, i rapaci che ghermiscono la preda o lottano per la sopravvivenza: una vera e propria giungla che l’artista immagina con allucinata fantasia fra i boschi del Po. La natura dipinta da Ligabue è il teatro di una violenza implacabile. Le foreste, le pianure, i campi e gli stessi fienili sono luoghi di combattimenti di ogni tipo.
Presenti anche alcuni autoritratti nei quali Ligabue dipinge il proprio dolore esistenziale, gridandolo con l’urgenza di una sensibilità intensa e ferina; è il tormento di un’anima che grazie alla pittura trova la propria voce e il proprio riscatto.
Dai suoi dipinti traspaiono – conclude il giornale Altovicentino on line – l’angoscia, la solitudine, la lotta istintiva per sopravvivere e ottenere il proprio posto nel mondo, il desiderio viscerale di amore e di socialità che sono bisogni che accomunano ogni uomo e rimangono attuali in ogni epoca”.
Giorni e orari di apertura
Museo Le Carceri di Asiago dal 28 maggio al 30 ottobre 2022 – Sito internet
Dal martedì alla domenica : 10.00-12.30, 15.30-18.30 – Chiuso lunedì – Dal 20 luglio al 31 agosto: tutti i giorni 10.00-12.30, 15.30-22.00.
Per tutte le informazioni utili Asiago.it