Lajia, la Pompei cinese che non tutti conoscono

Il sito archeologico di Pompei è famoso in tutto il mondo. La città vesuviana che nel 79 d.c. venne travolta da tonnellate di cenere, intrappolando cose e persone per migliaia di anni.

Un evento simile, però è accaduto anche in Cina, anche se le cause sono ancora molto dibattute. Sicuramente non si tratta di un vulcano, ma la causa più accreditata è una inondazione.

La città di Lajia, sorgeva nell’età del Bronzo, lungo il corso superiore del Fiume Giallo, al confine tra le provincie cinesi di Gansu e Quinghai. Gli abitanti vivevano grazie alla pastorizia e all’agricoltura. Facevano uso di strumenti in ceramica cotta ad alta temperatura. Un’altra curiosità è che nel luogo furono trovati dagli archeologi nel 2005, i più antichi noodles del mondo (un tipo di pasta cinese).

Il disastro sarebbe avvenuto intorno al 1800 a.C. uccidendo la gran parte degli abitanti, ma questa data è comunque ancora messa in discussione. La città venne sommersa dal fango, a seguito di inondazioni del fiume e forse terremoti in simultanea. Un’altra ipotesi tende a concludere che le inondazioni siano avvenute per attività umane, forse durante un tentativo di sbarramento e deviazione del corso del fiume.

 

 

 

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