L’isola delle rose

Il 1 Maggio 1968 l’ingegnere bolognese Giorgio Rosa autoproclamò lo Stato Indipendente dell’Isola delle Rose con il nome ufficiale “Repubblica Esperantista dell’ Isola delle Rose”.

Si trattava del più piccolo Stato del mondo: una piattaforma artificiale a circa 12 km al largo di Rimini, qualche centinaio di metri oltre le acque territoriali Italiane.

La lingua ufficiale divenne l’Esperanto, un’idioma artificiale inventata dal medico polacco Ludwig L. Zamenhof.

La bandiera ufficiale aveva tre rose rosse con gambo verde fogliato raccolte sul campo bianco di uno scudo sannitico.

A capo del governo, vi era un  Presidente del Consiglio, tal Antonio Malossi, amico di Giorgio Rosa.

Il nuovo Stato ebbe vita breve; già il 21 il servizio segreto militare Italiano ebbe un colloquio con Rosa per riportarlo alla ragione, ma invano.

Il 25 Giugno del 1968 le forze dell’ordine circondarono l’isola e ne presero possesso.

Nel Febbraio del 1969 i militari del G.O.S. della Marina Militare Italiana provarono per ben due volte, senza successo, a far esplodere la piattaforma mediante l’uso di mine.

Fu però una burrasca a far inabissare il 26 Febbraio 1968 il piccolo stato offshore romagnolo concludendone la storia.

L’episodio è sempre stato considerato solo come un tentativo di “urbanizzazione” del mare per ottenere vantaggi di natura commerciale.

 

 

Condividi