La leggendaria Colonna del Diavolo di Milano

La leggendaria Colonna del Diavolo, è così chiamata per via di una leggenda popolare che da tempo circola sulla sua storia.

Questa colonna romana, chiamata anche Colonna Imperiale, si trova in piazza Sant’Ambrogio a Milano, nei pressi dell’omonima Basilica. La leggenda vuole, che essa sia stata testimone di un’aspra lotta tra il Santo Patrono della città e il Diavolo in persona.

Questo manufatto è in marmo cipollino, sulla sua sommità poggia un capitello corinzio. In origine la colonna, si trovava al palazzo imperiale di Milano, dell’Imperatore Massimiano. La costruzione risale al III° secolo, epoca in cui l’antica Mediolanum era capitale dell’Impero romano d’Occidente.

Secondo le cronache del frate domenicano Galvano Fiamma, nel Medioevo gli imperatori del Sacro Romano Impero, dovevano abbracciare la colonna, come gesto di ingraziamento, durante l’incoronazione come re d’Italia. Ciò avveniva dopo il giuramento sul messale e dopo aver ricevuto la corona ferrea. Un documento del 1507, invece, riporta che fossero i pretori a recarsi alla colonna in occasione della propria nomina.

Un’altra curiosità decisamente rilevante, è che scando in corrispondenza della colonna nell’anno 1883, furono rinvenute una dozzina di sepolture, anche se probabilmente appartengono ad un’epoca antecedente la posa della stessa. Infatti in occasione degli scavi, si poteva scoprire che la colonna non poggiava su una base sua. Ma, una base facente parte della Basilica e probabilmente asportata dall’edificio imperiale, per segnare un cimitero antico.

La leggenda di Sant’Ambrogio
Vi sono in realtà ben due leggende popolari che avvolgono il mistero di questa colonna. Queste leggende sono nate per la presenza di due fori. La prima di esse narra di un incontro avvenuto tra Sant’Ambrogio e il Demonio nel cortile della Basilica. Il Maligno cercò di traviare il Santo, per convincerlo a passare dalla sua parte. Dopo molti infruttuosi tentativi, San’Ambrogio spazientito tirò un calcio nel sedere al Diavolo, che andò a sbattere con le corna nella colonna, infilzandola e rimanendo incastrato un giorno intero prima di scomparire, lasciando i due buchi come varco per l’Inferno.
La seconda leggenda invece, narra che fu il Diavolo ad aggredire il Santo, cercando di infilzarlo con le corna, ma incastrandosi dopo un’abile schivata dello stesso. Secondo la tradizione, i due fori ancor’oggi odorano di zolfo e appoggiando l’orecchio si possano udire rumori infernali, tra cui il gorgoglio del fiume Stige, citato nella Mitologia greco-romana.