Sui passi del cammino storico-vocazionale di San Benedetto
Da Roiate a Subiaco, passando per Affile: luogo del suo primo miracolo.
Quello di San Benedetto è uno dei cammini più praticati dagli italiani, ma non tutti sanno che esistono luoghi, dove San Benedetto è passato, che in questo cammino non sono inclusi perché non fonte, non ancora almeno, di guadagno.
Sono, ad esempio, i paesi di Roiate e Affile, dove Benedetto passa prima di raggiungere Subiaco. Concentrandoci su Affile, apprendiamo che questo è il paese dove Benedetto, ancora ragazzo, compie il suo primo miracolo: il risanamento del vaglio rotto; leggendo la biografia del Santo nel II libro dei dialoghi di Papa Gregorio Magno, si legge che: “Benedetto, abbandonato lo studio delle lettere, decide di ritirarsi in luogo solitario, ma la nutrice volle seguirlo.
Giunti alla località chiamata Enfide (l’attuale Affile), presero dimora presso la chiesa di san Pietro. […] Un giorno la nutrice chiese a prestito un vaglio per mondare il grano; ma questo cadde e si ruppe in due pezzi […] ella cominciò a piangere. Benedetto ebbe compassione e portati con sé i pezzi si applicò alla preghiera. Quando si levò, trovò al suo fianco lo staccio ben risanato”. Il fatto è estremamente interessante se si pensa che la chiesa di San Pietro citata nel testo, dopo quindi più di 1500 anni, ancora esiste, e che conserva all’interno anche alcuni affreschi (tra cui la scena del vaglio) della metà del XV secolo.
Roberto Lomolino è l’ideatore di questo percorso spirituale – escursionistico che cerca di percorrere il vero cammino che Benedetto intraprese da Roiate a Subiaco, passando per Affile. Quest’anno si è tenuta la VII edizione del pellegrinaggio che però, per cause di forza maggiore, è costretto a svolgersi lungo la via Sublacense (in mancanza proprio di un percorso escursionistico adatto).
L’impegno del comune di Affile
Da qui nasce l’idea per il comune di Affile di realizzare il percorso storico passando per Monte Affilano (dove Benedetto è passato per raggiungere Subiaco) e abbattere una struttura dietro la piccola chiesa di San Pietro per realizzare un eremo dove poter pregare (incrementando così il turismo religioso).
“Sono due progetti che si integrano”, racconta Ercole Viri, sindaco di Affile: “il primo finanzia la nuova pavimentazione della chiesa di San Pietro e la ristrutturazione della stessa con l’eliminazione della struttura in cemento adiacente, struttura che per l’umidità filtrante ha danneggiato la chiesa; il secondo è invece relativo alla ricostruzione effettiva del percorso che da Roma Benedetto intraprende, cominciando da Roiate, Affile e che infine giunge a Subiaco, dove Benedetto si rifugia dopo il clamore suscitato per il suo primo miracolo”. Le tappe del percorso coinvolgono quindi tre paesi per una durata di circa 4h totali: da Roiate si arriva fino alla zona di Carpine, si entra ad Affile e poi, passando per Monte Affilano, si arriva quasi fino alla croce e si scende ad Acqua Viva di Subiaco passando anche per il laghetto di San Benedetto per poi raggiungere il Sacrospeco.
A tal proposito verrà realizzato infine su Monte Affilano un rifugio per chi voglia riposarsi lungo il cammino. È il GAL (Gruppo Azione Locale) che dà i fondi ai progetti col fine di premiare i comuni che collaborano tra loro raggiungendo così uno stesso scopo (relioso e ambientalistico, in questo caso). In attesa dei fondi per dare l’avvio al progetto, ricordiamo quanto dichiarato dal vicesindaco di Affile Giampiero Frosoni assieme all’assessore comunale Paolo de Santis: “Quando c’è collaborazione attiva tra maggioranza e minoranza dello stesso comune, tra amministrazione e cittadini, si possono raggiungere traguardi senza pari”.
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Chiara Ricci