I Misteriosi Moai dell’Isola di Pasqua
Cenni Storici
L’Isola di Pasqua nasconde molti enigmi tutt’ora irrisolti. Quello più noto è sicuramente la costruzione degli imponenti Moai. Essa è situata a 3.600 km dalle coste del Cile, venne in passato colonizzata dai polinesiani e successivamente dagli Europei. L’arrivo di quest’ultimi decretò la fine della popolazione dell’isola, deportata in schiavitù.
Gli studi più recenti hanno dimostrato che i polinesiani raggiunsero l’isola tra l’800 e il 900 d.C. a bordo di zattere nonostante la notevole distanza. La tesi migratoria è stata confutata dall’esploratore norvegese Thor Heyerdahl, che a bordo di una Kon-Tiki coprì la distanza dal Sudamerica alla Polinesia.
Quando i coloni europei raggiunsero l’Isola di Pasqua, essa aveva già conosciuto un forte spopolamento. Ciò era dovuto alle guerre civili tra gli indigeni e la carenza di risorse. L’isola da florida terra, ricca di palme e fauna era divenuta brulla ed arida. Il legno era stato in gran parte tagliato per la costruzione dei Moai.
Le divinità di pietra
Dei maestosi Moai rimangono 638 riproduzioni,ma si stima che ve ne fossero molti di più e che molti potrebbero essere ancora sepolti o finiti in mare, o distrutti.
Queste statue monolitiche erano ricavate da un unico blocco di tufo, materiale tenero e facile da lavorare. Alcune di esse portano una sorta di copricapo chiamato pukao, costruito con un altro blocco di tufo colorato di rosso. Anche questo fa parte dei misteri di queste sculture, perché non è stato ancora determinato se si trattasse di un cappello o di una acconciatura tipica degli isolani.
I Moai raggiungono altezze notevoli, da 2,5 a 10 mt (ne è stato trovato anche uno incompleto di 21 mt), la testa è sempre visibile, ma a volte il corpo è interrato. Sui busti vi sono incisi dei glifi in lingua rongorongo, un codice di scrittura mai decifrato e tra i più antichi del mondo. il rongorongo è trascritto anche su alcune tavolette e oggetti di legno sopravvissuti nel tempo.
I Moai più grandi, sui 10 metri, hanno un peso variabile tra le 70 e le 80 tonnellate, ed è incredibile come ne possano essere stati eretti tanti. Probabilmente gli indigeni si avvalevano di forza lavoro proveniente dalla schiavitù o dalla coscrizione. Altre teorie vogliono gli scalpellini riuniti in una classe sociale rispettata.
Altri Moai sono presenti al di fuori dell’Isola di Pasqua, come ad esempio a Bora-Bora, Thaiti, Pitcairn ed altre località. Ma quelli dell’Isola di Pasqua sono i più grandi e numerosi e hanno determinato la fama al posto.
La fine dei Moai
La cava di Rano Raraku da cui il tufo veniva estratto venne abbandonata all’improvviso. Non è ben chiara la motivazione, ma si pensa ciò sia dovuto all’eccessivo disboscamento. I Moai furono abbattuti dagli isolani stessi ribellatosi alla schiavitù o furono i terremoti? Anche questo non è ancora stato chiarito e fa parte dei misteri dell’isola.
L’Isola di Pasqua è soggetta a movimenti tellurici grazie alla presenza di ben quattro vulcani. Forse anche un’eruzione potrebbe spiegare una fuga improvvisa degli abitanti. A dimostrazione dell’improvviso abbandono il fatto che furono trovati in giro, fino a tempi recenti, gli attrezzi usati per scolpire le sculture.
L’etnologo Thomas Barthel sostiene che la causa sia invece da imputarsi allo scoppio di una feroce guerra civile tra gli artigiani e chi forniva il cibo. Le risorse alimentari a causa del disboscamento e della scarsa capacità agricola erano insufficienti a sfamare chi compiva un lavoro così pesante.
Una leggenda isolana sembrerebbe appoggiare questa ipotesi:
Un’anziana donna dotata di poteri magici portò un’aragosta di grandi dimensioni in dono agli scalpellini, chiedendo le fosse lasciata una parte una volta cucinata. I lavoratori però divorarono tutto il pasto senza lasciare un avanzo e la strega lanciò un incantesimo che fece cadere tutte le statue.
Nei secoli moderni
Nel 1722, l’esploratore olandese Jakob Roggeveen descrisse il rituale a cui assistette:
“Come ho scoperto, si sono affidati completamente ai loro idoli, che sono stati eretti in gran numero sulla spiaggia. Gli caddero davanti e l’adorarono. Questi idoli erano tutti scolpiti nella pietra, a forma di umano, con lunghe orecchie. La testa era adornata da una corona (che significa pukao). L’intera operazione è stata eseguita ad arte, cosa di cui siamo rimasti molto sorpresi. Intorno a questi idoli furono poste pietre bianche larghe venti o trenta passi. Ho pensato che alcune di queste persone fossero preti; poiché adoravano gli idoli più di altri. Erano anche molto più sottomessi quando adoravano “.
Ma nel 1774 già molti Moai erano ribaltati e trascurati. Lo testimonia George Forster, compagno di spedizione con James Cook.
Forster descrisse lo stato di abbandono in corso dando una descrizione dei monoliti. Nel 1882 una spedizione tedesca appurò invece che non vi fosse più una statua in piedi.
Significato dei Moai
Ancora oggi il significato dei monoliti non è chiaro. Si pensa che la loro costruzione abbia avuto inizio dall’anno 1000 d.C. circa.
La teoria ereditata per tradizione orale dai discendenti Maori è che essi siano voti augurali e che portino benedizione dove volgono lo sguardo. Nell’Isola di Pasqua, i Moai hanno lo sguardo rivolto verso l’entroterra, per proteggere i suoi abitanti.
Una teoria ritiene che i Moai più piccoli fossero rappresentazione di isolani defunti, capi o personaggi di spicco. Una leggenda dell’isola parla di un capo-clan che scelse l’isola come nuova dimora. Alla sua morte l’isola venne spartita dai figli e ogni volta che un capo moriva si posizionava un monolite sulla sua tomba.
Secondo la tradizione i Moai avrebbero trattenuto il “mana” del defunto, che avrebbe protetto l’isola con la forza sovrannaturale. Il mana avrebbe favorito le piogge ed i raccolti.
I Moai dell’Isola di Pasqua rappresentano uno dei misteri più affascinanti dell’umanità. Alcune teorie complottistiche li vorrebbero edificati in onore di civiltà extraterrestri e con il loro aiuto. Noi forse non sapremo mai la verità, ma chissà, se un giorno verrà decifrata la lingua rongorongo, uno spiraglio di luce sarà possibile.