Unica nella provincia di Roma
La Grotta dell’Arco di Bellegra
Un caratteristico arco di roccia, testimonianza di una cavità appartenente allo stesso complesso, ha dato il nome alla grotta che si apre a 3 km dal centro abitato di Bellegra. L’area, di grande rilevanza ambientale, si estende tra la Valle Cupa e nella zona conosciuta con il toponimo Le Cese interessata da vistosi fenomeni carsici. Caratteristica è una depressione carsica, la valle del Pantano dove, fino all’inizio del 1900 esisteva un lago, prosciugato nel 1911 per utilizzazione agricola.
Da questo piccolo bacino e da un suo emissario sotterraneo si è originato un fenomeno di carsismo naturale “la Grotta dell’Arco”, lunga oltre 1200 m. Esplorata nel giugno 1925 dal Circolo Speleologico Romano, nell’aprile 1966 il Gruppo Speleologico Grattaferrata riuscì a forzare la strettoia finale, arrivando all’attuale fondo.
Unica nella Provincia di Roma
Oggi la grotta è facilmente raggiungibile grazie ai nuovi lavori di pavimentazione della strada rurale. La visita della grotta risulta estremamente suggestiva per la ricchezza di stalattiti, stalagmiti, inghiottitoi, camere e per l’osservazione della fauna di grotta in particolare chirotteri, anfibi e ancora micro e mesofauna tipica di tale strutture. Lo sviluppo della grotta è soprattutto in lunghezza piuttosto che in profondità consentendo un accesso relativamente agevole. All’esterno si può godere di un’area verde con un caratteristico ponticello che scavalcando il torrente, che proviene dalla grotta, ci porta all’arco naturale in pietra.
Le pitture rupestri
All’interno della grotta è possibile ammirare delle raffigurazioni rupresti uniche, risalenti al periodo preistorico. Furono scoperte soltanto nel 2007 dallo Speleo Club Roma in quanto di non facile lettura anche perché ubicate in alto su una parete situata a 2,5 m dall’attuale piano di campagna. Si tratta di 4 pitture rosse e 5 nere, figure antropomorfe di alcune delle quali si può dedurre il connotato maschile, decisamente schematizzate, ma tipiche della tarda preistoria, che trova pochi riscontri stilistici nella penisola italiana, ma notevoli analogie con immagini dipinte entro grotte della penisola iberica e della remota isola di Levanzo nell’arcipelago delle Eolie in Sicilia.
Il CRSA e la Grotta
Il CRSA, Centro Ricerche Speleo Archeologiche, grazie alla collaborazione col Comune di Bellegra, ha riaperto le grotte il 13 agosto 2016 e sta contribuendo a rendere sempre più accogliente alle visite questi luoghi. Il CRSA è un’associazione culturale senza scopo di lucro che si occupa di studio e ricerca in ambienti ipogei di origine antropica.