2019, ricordando 500 anni dalla morte di Lucrezia Borgia
Si sono tenuti nel 2019, i festeggiamenti per celebrare i 500 anni dalla morte di Lucrezia Borgia, controversa figura del Rinascimento, nata a Subiaco nel 1480 e defunta il 1519 nel mese di giugno.
Lucrezia, figlia di Rodrigo Borgia, che poi divenne Papa Alessandro VI, visse in giovinezza a Subiaco nella Rocca Signorile, e venne riconosciuta come una donna abile, intelligente e diplomatica, al punto che il marito, Alfonso I d’Este, le diede più volte la conduzione politica ed amministrativa del ducato, quando doveva assentarsi da Ferrara, dove la nobildonna risiedeva in terze nozze.
Nel corso del tempo le venne attribuita la fama di donna dai facili costumi, avvelenatrice, dovuta sicuramente ai tradimenti perpetrati ai danni del marito con il cognato e ai diversi casi di omicidio di persone che le gravitavano intorno.
Lucrezia morì a 39 anni dopo aver dato alla luce ben 7 figli, nell’ultimo periodo, timorata di Dio, indossava il cilicio, che era una cintura con anelli e spine e smise di vestire scollata, ritirandosi sempre più spesso nella preghiera.
L’evento, ha visto la partecipazione di oltre 400 figuranti, che si sono aggregati a quelli dell’associazione “Comunitas Sublacensis”, per sfilare da piazza del Campo fino a piazza Sant’Andrea, attraversare le vie del centro storico fino alla Rocca dei Borgia, suonando tamburi, trombe e strumenti riproduzioni dell’epoca; una volta alla Rocca c’è stata un esibizione degli sbandieratori di Castel Madama, seguita dal torneo di arco e balestra su tripode delle Contrade.
Notevole il contributo dell’associazione “Stella Marina” di Nettuno, il cui presidente Gianfranco Rabbini, ha radunato a Subiaco ben 80 figuranti, con abiti riproducesti il 1550, presenti anche associazioni da Priverno, Cave, Colonna e addirittura da Fasano.